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Movida senza freni: chiuso il bar San Calisto

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Movida senza freni: chiuso il bar San Calisto

Movida senza freni. Chiusura forzata per il bar San Calisto, uno dei luoghi più popolari di Trastevere a Roma. Fermo agli anni Settanta, molto amato proprio per il suo gusto “vintage” e naif, il locale sorge nel cuore della movida tra piazza Santa Maria in Trastevere e piazza San Cosimato e a due passi da vicolo del Cinque e via della Scala, zone con numerosi bar e ristoranti che di notte si popolano al punto da renderne complicato l’attraversamento.

Movida senza freni. I carabinieri della compagnia di Trastevere hanno notificato al bar San Calisto un provvedimento di sospensione della licenza di tre giorni, ex art.100 Tulps. Schiamazzi notturni e presenza di pregiudicati la causa della chiusura dell’esercizio. Il provvedimento nasce dalla proposta avanzata dai militari per la frequentazione del locale “da parte di persone con precedenti penali e per il disturbo al riposo ed alla quiete pubblica in orario notturno posto in essere dagli avventori del locale”.

Il provvedimento potrebbe essere in relazione a quanto verificatosi nella notte del 3 giugno scorso. Quando, in piazza San Calisto fino alle tre del mattino, venne svolto un “rave” fra le proteste degli abitanti della zona. Poco dopo l’una un furgone rosso, sponsorizzato da una società di car sharing, arrivato nella piazza ha montato un impianto di amplificazione. Subito dopo centinaia di persone si sono riversate in loco e hanno ballato fino a notte inoltrata ignorando le proteste degli abitanti della piazza stessa, di via dell’Arco di San Calisto, via di San Francesco a Ripa e via di San Cosimato.

SALVINI E LA FUGA VERSO ROMA

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La manifestazione delle donne iraniane contro i negoziati

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La manifestazione delle donne iraniane contro i negoziati

Mentre i negoziati USA-Iran sul nucleare si svolgono all’ambasciata dell’Oman, a Roma i dissidenti iraniani non ci stanno e urlano: “USA deals, Iran kills!” – quei bastardi di Ayatollah che opprimono il loro popolo mentre il mondo fa affari. Che ipocrisia! #IranProtests #MahsaAmini #DownWithAyatollahs #RomaRibelle #FreeIran (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).

Proteste in Piazza: I Dissidenti Scendono in Strada

Oltre 150 manifestanti, tra studenti italiani, esponenti della comunità iraniana e giovani arrivati da Germania, Austria e Londra, si sono radunati oggi in piazza Santi Apostoli. Sventolano bandiere in memoria di Mahsa Amini e gridano slogan contro il regime degli Ayatollah. “Usa deals, Iran kills” è il grido principale, un pugno in faccia a chi fa patti con i tiranni mentre il popolo soffre. Queste proteste non sono solo un raduno: sono un affronto diretto a un regime che reprime con il pugno di ferro.

Le Associazioni Chiedono Azione: Italia, Non Essere Complice

A organizzare tutto sono state le associazioni Woman Life Freedom Europe e Donna Vita Libertà Italia, che accusano l’Italia di ospitare negoziati con un potere “criminale”. “L’Italia, culla di civiltà e libertà, non può diventare complice di chi riduce il popolo al silenzio”, si legge nel loro comunicato. Il regime iraniano è descritto come debole, isolato e aggrappato solo alla violenza – offriargli una piattaforma diplomatica è come dargli una seconda vita. Ma dai, Italia, svegliati e non tradire i tuoi valori!

Il Grido per Mahsa Amini e la Lotta per la Libertà

Lo slogan “Donna, Vita, Libertà” riecheggia da anni, ma è scoppiato con la morte di Mahsa Amini, la 23enne arrestata e uccisa nel 2022 per un hijab “sbagliato”. La polizia parlò di infarto, ma tutti sanno che era un pestaggio. Da 46 anni, il regime calpesta la dignità umana con terrore e repressione. È un massacro sistematico, e ora il mondo deve smettere di girare la testa dall’altra parte – o preferiamo chiudere un occhio per i petrodollari?

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Nuova condanna per Lande in un crac da 24 milioni: ha truffato migliaia di persone.

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Nuova condanna per Lande in un crac da 24 milioni: ha truffato migliaia di persone.

È finita l’era del re dei raggiri finanziari? I giudici della sesta sezione penale hanno letto la sentenza ieri, inchiodando quel furbo consulente che ha prosciugato milioni dai portafogli degli ingenui investitori, dimostrando ancora una volta come il sistema giudiziario sia lento come una lumaca ubriaca. #TruffaMilionaria #ConsulentiFurbi #GiustiziaAllaFine #ScandaloFinanziario #ItaliaCorrotta (278 caratteri)

La Sentenza Shock

Ieri, in un’aula di tribunale affollata di curiosi e vittime arrabbiate, i giudici hanno messo la parola fine a un caso che puzza di corruzione da lontano. Quel consulente, un vero maestro nel far sparire i soldi altrui come un mago da quattro soldi, è stato finalmente sbattuto sul banco degli imputati per la sua truffa milionaria. Niente più sorrisi finti o cravatte costose: ora rischia di pagare per le sue bugie.

La Truffa del Secolo

Parliamo chiaro: questo tizio non è un semplice imbroglione, è un artista del raggiro che ha convinto pensionati e piccoli investitori a buttare i loro risparmi in schemi fasulli, promettendo rendimenti da favola. Ma invece di vacanze ai Caraibi, ha spedito i suoi clienti dritti alla rovina. È il classico esempio di come i pescecani della finanza se la ridano mentre il popolino paga il conto, e nessuno fa una piega per anni.

Vittime e Conseguenze

Le persone colpite da questa farsa? Gente comune che ora si ritrova con le tasche vuote e un bel po’ di rabbia da sfogare. I giudici hanno descritto la truffa come “calcolata e spietata”, ma onestamente, chi se ne frega delle parole: questi truffatori dovrebbero marcire in cella per insegnare una lezione a tutti quei finti esperti che girano per le banche. Intanto, il consulente potrebbe dover restituire i soldi, ma sapete come va: i ricchi trovano sempre un modo per sgattaiolare via.

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