Cronaca
FROSINONE Uomo ucciso per duemila euro

FROSINONE Ucciso per duemila euro. Un uomo è stato picchiato a morte per motivi economici. Un pestaggio feroce, sembra a seguito di un litigio, è costato la vita al cinquantaquattrenne Michele Liburdi.
FROSINONE Uomo ucciso per duemila euro. Inutili le cure dei medici. L’uomo di Giuliano di Roma, in prov. di Frosinone, si è spento all’ospedale della cittadina laziale dopo una breve agonia. La squadra mobile ha denunciato un uomo di 50 anni di Ceccano, ritenuto l’autore di quello che sembra essere un omicidio preterintenzionale.
Il cinquantenne, stando alle prime indagini, domenica si sarebbe presentato a casa della suocera della vittima reclamando duemila euro che sosteneva di aver prestato a Liburdi. Infuriato avrebbe danneggiato diversi mobili della casa della donna. Con lui anche un secondo uomo. I due avrebbero raggiunto il cinquantaquattrenne in un bar sulla strada che collega la Ciociaria alla provincia di Latina, la Monti Lepini, nel comune di Patrica. Il cinquantenne di Ceccano e la vittima avrebbero iniziato a litigare e Liburdi ha avuto la peggio. Quest’ultimo una volta tornato a casa sarebbe stato colto da un malore.
Inutile sia l’intervento del 118 che i tentativi dei medici dell’ospedale di Frosinone di salvarlo. La Squadra Mobile è sulle tracce dell’aggressore. Mentre proseguono gli accertamenti per ricostruire l’accaduto il sostituto procuratore Barbara Trotta ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima per stabilire con esattezza le cause del decesso e appurare se sia stato conseguenza del pestaggio.
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Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.
Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.
A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.
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