Cronaca
Incidente su via Aurelia: morta giovane donna di Ladispoli

Incidente su via Aurelia: morta giovane donna di Ladispoli.
Si è verificato sabato mattina all’alba un incidente su via Aurelia, tra Marina di San Nicola e Statua. Nel sinistro ha perso la vita una donna di 34 anni, Cristina Nardi, al volante di una Nissan Micra. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, intervenuti sul posto, l’auto si è scontrata frontalmente con un Suv. Su cui viaggiavano due persone di 64 e 65 anni, rimaste gravemente ferite e trasportate in codice rosso una all’Aurelia Hospital e l’altra al Gemelli di Roma.
Nulla da fare invece per la Nardi, che lascia una figlia di 15 anni. Alla notizia, tanti i cittadini di Ladispoli che hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla famiglia della donna. Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco della città, Alessandro Grando, che ha deciso di annullare tutti gli eventi previsti per sabato sera. “Nel giorno del funerale – ha aggiunto poi il primo cittadino – verrà proclamato il lutto cittadino“.
Piange un’altra vittima della strada Ladispoli, che pochi giorni fa aveva già perso Leonardo Ricci, ragazzo di 20 anni. Deceduto nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 luglio a seguito di un incidente proprio su via Aurelia, all’altezza del chilometro 35. Mentre tornava a casa sulla sua Ford dopo una serata passata con gli amici, ha perso il controllo, ribaltandosi subito dopo Marina di San Nicola in direzione Ladispoli.
Cronaca
Assoluzione per Minenna, ex direttore delle Dogane accusato di abuso di ufficio

Era stato denunciato dall’allora direttore della Segreteria del vicepresidente della stessa Agenzia, Andrea Canali. L’indagine si è sviluppata attorno a un’inchiesta che ha messo in luce presunti comportamenti scorretti e irregolarità all’interno dell’agenzia. Gli approfondimenti hanno portato a interrogatori e verifiche su vari aspetti della gestione e delle pratiche lavorative.
Accuse e reazioni
Le accuse mosse hanno causato un notevole scalpore, suscitando reazioni sia all’interno che all’esterno dell’Agenzia. Sono emerse divergenze di opinioni sui metodi utilizzati e sull’operato della dirigenza, portando a un clima di incertezza e tensione.
Situazione attuale
Attualmente, l’Agenzia continua a operare mentre proseguono le verifiche su quanto emerso. Le istituzioni competenti stanno seguendo attentamente il corso degli eventi, in attesa di chiarimenti ufficiali da parte dei coinvolti.
Cronaca
Dubbio sulla veridicità della storia e assenza di prove per l’indumento

Sabato sera a Frascati, un adolescente di 16 anni è stato accoltellato in un tragico episodio legato a una discussione su una felpa del valore di sessanta euro. Giacomo, il fratello, ha raccontato l’accaduto chiedendo: «Mio fratello sarebbe stato accoltellato per una felpa da sessanta euro?», sottolineando l’assurdità della situazione.
Frascati, il fratello del 16enne accoltellato: «È mite e studioso. Non sappiamo se si salverà»
Giacomo ha descritto Matteo come un ragazzo mite e studioso, e ha riferito che il fratello non indossava da tempo felpe nuove, preferendo un giubbotto rosso regalo dei genitori. Ha chiarito che non esisteva la necessità di denaro maggiore per una felpa, esprimendo incredulità sul fatto che il fratello stesse rischiando la vita per un episodio così banale.
«Una pazzia»
Matteo non aveva mai parlato con Giacomo di cifre elevate legate a vestiti e non era coinvolto in attività illecite. Giacomo ha citato l’assenza di droghe nella vita del fratello, dicendo: «Sarebbe allucinante credere davvero a questo, mio fratello rischia di morire per una felpa? Non è possibile». Attualmente, il 14enne che ha colpito Matteo è in custodia e si trova presso una struttura minorile.
Le ricerche
Le forze dell’ordine hanno rinvenuto l’arma utilizzata, un coltello da cucina, non lontano dal luogo della colluttazione. Gli investigatori non hanno trovato elementi che possano sostenere il movente collegato all’acquisto della felpa, mentre i cellulari dei due ragazzi sono stati sequestrati per ulteriori indagini. I vicini descrivono il 14enne come un ragazzo educato e rispettabile, sorpresi dalla gravità dell’evento.
Le indagini sono attualmente aperte, in attesa dell’interrogatorio di convalida. La comunità cerca di capire come un simile dramma possa essere accaduto.
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