Cultura
ROMA — Quartiere rock dedicato ai grandi musicisti del genere
ROMA — Dedicare un quartiere al rock e alle rockstar, con strade in onore dei grandi protagonisti della musica internazionale. Questa la proposta avanzata oggi in Campidoglio
ROMA — Dedicare un quartiere al rock e alle rockstar, con strade in onore dei grandi protagonisti della musica internazionale. Questa la proposta avanzata oggi in Campidoglio dalla presidente della commissione Cultura di Roma Eleonora Guadagno (M5S) che ha posto l’accento su quanto sia importante accrescere la cultura della città.
“Potrebbe essere interessante lavorare su progetti che accrescano la conoscenza del rock e avviare l’iter per dedicare uno dei quartieri di nuova realizzazione ai grandi del genere. Da Freddie Mercury, storico frontman dei Queen fino a Dolores O’Riordan, la leader dei Cranberries recentemente scomparsa, questa iniziativa sarebbe un toccasana per la dimensione culturale romana” ha chiosato la Guadagno. Dopotutto la musica rock è un patrimonio culturale di altissimo rango, una sorta di custodia della grinta fatta nota, che a sua volta diventa emozione recapita al pubblico in pieno stile pacco celere.
La musica rock, negli anni, è stata dipinta come pura scarica d’adrenalina, caos, serie di urla fine a se stessa. La musica rock è tutto questo, eccezion fatta per l’ultima definizione, non inesatta ma imprecisa. Contestualizzare il genere è il primo passo per raggiungere una conoscenza dettagliata. La conoscenza del rock è però davvero l’intento primario di chi lo ascolta? La tendenza a credere che il rock sia il modo più semplice per sfogare la propria rabbia, per tirare fuori quanta più carica e quanta più adrenalina possibile, è probabilmente la più grande verità musicale esistente. L’immedesimarsi nelle 4 ottave di Freddie Mercury, al secolo Farrokh Bulsara, non è altro che una sorta di sostitutivo del solo grido di liberazione dopo una giornata stressante di lavoro, o dopo un gol al 94′.
La gola che trema, le labbra che vibrano, e il foniatra pronto per eseguire una ricostruzione delle corde vocali. Questo il rischio del destino riservato a chi tenta di emulare voci inimmaginabili andando oltre la propria naturale mediocrità, a meno che non ci si renda contro di poterlo fare senza compromettere la propria voce. A meno che, insomma, non ci si renda conto di essere la reincarnazione di Freddie Mercury.