Cronaca
Recuperato un corpo nel Tevere. La salma poi identificata

Macabra scoperta nella Capitale. I vigili del fuoco hanno recuperato un corpo nel Tevere. La segnalazione è arrivata da parte di una donna che stava facendo canottaggio.
Recuperato un corpo nel Tevere nella zona in cui il fiume romano si unisce all’Aniene. Dopo la segnalazione sono intervenuti subito i vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma con il Nucleo Sommozzatori e Fluviale.
Il cadavere senza documenti è stato poi identificato. Si tratta di un individuo di sesso maschile nato a Trevi in provincia di Perugia nel 1929. L’uomo era residente a Roma e la sua scomparsa era stata denunciata due giorni fa dai familiari che oggi hanno effettuato il riconoscimento. Si erano anche rivolti alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. Dalle prime analisi, non risultano essere presenti segni di violenza anche se la salma, portata all’istituto di Medicina legale del Verano, sarà sottoposta ad autopsia.
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Cronaca
Finti carabinieri arrestati per estorsione legata a droga e denaro

Due uomini romani, di 40 e 45 anni, sono stati arrestati dopo aver tentato una rapina fingendosi carabinieri. L’episodio è avvenuto nella zona di Due Ponti a Roma, dove i due hanno minacciato cinque ragazzi a bordo di un’auto dicendo: “Sigarette, soldi e droga, altrimenti vi arrestiamo”.
Mentre uno dei giovani è riuscito a fuggire, gli aggressori hanno circondato il veicolo, aggredendo gli altri con calci e pugni. Durante l’attacco, i passeggeri hanno contattato il 112, mentre il conducente dell’auto è riuscito a liberarsi e a scappare.
Gli agenti del XV Distretto Ponte Milvio, dopo aver ricevuto una descrizione dettagliata dei finti carabinieri e del numero di targa dell’auto, hanno avviato le ricerche, intercettando i responsabili a pochi metri di distanza. Entrambi sono accusati di tentata rapina.
Cronaca
Totti, richiesta di archiviazione da parte della procura di Roma per omessa dichiarazione dell’Iva

La procura di Roma ha richiesto l’archiviazione dell’indagine che coinvolge Francesco Totti per omessa dichiarazione dell’Iva. Questo caso si riferisce alla presunta mancata denuncia di Iva da parte dell’ex calciatore, legata a varie attività, inclusi alcuni spot pubblicitari.
Il debito con il fisco era di alcune migliaia di euro, ma nel corso di cinque anni, tra sanzioni e interessi, sarebbe salito a circa 900mila euro. Tuttavia, al termine degli accertamenti, il pm Vincenzo Barba e il procuratore aggiunto Stefano Pesci hanno giustificato la richiesta di archiviazione dell’inchiesta, anche considerando i redditi già dichiarati e il debito saldato.
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