Cronaca
ROMA Tombini, ecco i bandi per la pulizia: le novità.

ROMA Tombini, ecco i bandi per la pulizia: le novità.
ROMA Tombini, ecco i bandi per la pulizia. Il Campidoglio ha deciso di velocizzare le operazioni dopo l’acquazzone abbattutosi sulla città due giorni fa. Due i bandi pubblicati per la manutenzione delle caditoie delle strade cittadine. Con l’autunno non lontanissimo, servirà rimuovere i detriti e lavare accuratamente l’interno dei chiusini con l’apposito tubo aspirante, in modo da far defluire le acque meteoriche senza intoppi.
Le gare per l’assegnazione dei lavori sono state sbloccate dopo un primo stop dell’Anac. La prima riguarderà le strade della Grande viabilità (800 chilometri di competenza del dipartimento Lavori pubblici): 2 milioni e 400mila euro divisi in quattro lotti da 600mila. La seconda invece gli 8mila chilometri di viabilità secondaria in capo ai municipi, valore 1 milione e 400mila euro. Entrambi i bandi durano un anno e sono finanziati con fondi del Giubileo inutilizzati. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato tra il 29 e il 31 agosto. Poi, tra l’apertura delle buste e l’assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice, passeranno almeno due-tre mesi. Ma potrebbero volercene anche tra sei e otto. La stagione delle piogge sarà già ampiamente cominciata.
Nel frattempo però dei chiusini si occupano gli stessi operai addetti alla manutenzione stradale ordinaria, sempre con gli accordi quadro. Oggi i tecnici erano a lavoro su via Cristoforo Colombo. Ma potrebbero non bastare. Per questo, il Comune potrebbe indire un’altra gara più rapida, un unico lotto da 98mila euro (in modo da procedere con le offerte al massimo ribasso) da assegnare sul Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, che scade il 4 agosto. In questo caso l’affidamento dovrebbe arrivare entro ottobre, dipende dal numero di offerte che arriveranno.
Sperando che non ci siano intoppi su altri fronti si lavori. Vedi le pulizie di Ama sul ciglio della strada, quando gli aghi di pino accumulati occludono le bocche di lupo, o la manutenzione delle alberature per evitare rami e fogliame a terra. Qui il bando, quello del verde verticale, è fermo da 24 mesi per rilievi dell’Anticorruzione. Senza contare quei quartieri di Roma, da Prima Porta al Salario al litorale di Ostia, i cui impianti fognari non sono mai stati adeguati alla cementificazione selvaggia. Ma qui non intervieni con bandi dell’ultima ora. Insomma, le motivazioni degli allagamenti sono più che note e si ripetono a ogni nubifragio. E con esse tutto il caos allagamenti, gli stessi danni, le stesse misure adottate per evitare il peggio, le stesse scuse laddove si sono rivelate insufficienti.
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Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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