Trenta confezioni di tonno, ventisette di Grana Padano, quaranta di burro. Ma anche quattordici bottiglie d’olio, dodici di detersivo e altrettante confezioni di cornetti Mulino bianco: non è una lista della spesa per un cenone esagerato, ma il bottino ritrovato nel portabagagli dell’auto di un agente della Polizia penitenziaria. Questo cibo sarebbe dovuto finire nel magazzino che rifornisce la casa circondariale Regina Coeli, gestito da una ditta privata.
L’agente, addetto alla vigilanza delle fasi di scarico delle merci, è stato accusato di peculato dalla Procura, poiché si sarebbe appropriato di parte del cibo riservato alla mensa del carcere e alla spesa dei detenuti, con l’intento di rivenderlo a titolari di bar e negozi.
Nella serata di ieri, il 54enne è stato condannato a un anno e nove mesi di reclusione, pena sospesa. Il portabagagli dell’auto dell’agente era colmo di scatoloni – per un contenuto dal valore di circa mille euro – quando i carabinieri di Trastevere lo hanno aperto il primo ottobre 2024. L’imputato, assistito dagli avvocati Andrea Ercolani e Giuliana Locci, ha definito la situazione come una «leggerezza», affermando di aver pagato la merce offertagli dal trasportatore come «in esubero», sostenendo che essa non fosse stata sottratta dal carcere.