ROMAATAC Agosto caldo con la metro al rallentatore. Corse rallentate e in galleria limiti di velocità a 30 chilometri orari. Queste le disposizioni che l’Atac ha consegnato ai macchinisti metro della Linea A.
ROMAATAC Agosto caldo con la metro al rallentatore. Per i pendolari che da settimane fanno i conti con bus fantasma e tratte sospese sarà un’estate di fuoco. Con la nuova tabella nei prossimi giorni infatti potranno prolungarsi anche le attese in banchina. Eppure questa è l’unica maniera per garantire la sicurezza sui binari. Per la manutenzione, come troppo spesso accade, non ci sono soldi nelle casse della municipalizzata ai trasporti. Ma del resto, come spiegano gli addetti, la decisione sarebbe stata presa “in attesa dei lavori sui binari e la sostituzione di quelli di scambio”.
MANCANZA DI FONDI
Ma i fondi per tutto ciò, almeno al momento, non ci sono. E quindi per limitare i danni non si può fare altro che viaggiare a rilento. La tabella con i nuovi limiti è stata redatta dopo gli ultimi controlli eseguiti nei tunnel e nelle gallerie delle 27 stazioni della Linea A. I tecnici hanno verificato le attuali condizioni dei binari imponendo la riduzione della velocità in prossimità delle tratte più usurate. Tra Lepanto e Flaminio si viaggerà a 30 chilometri orari. Così come tra San Giovanni – Manzoni e tra Vittorio Emanuele e la stazione Termini. A 50 chilometri orari infine, tra San Giovanni e Re di Roma. Confermati invece i 15 chilometri orari per i “movimenti in manovra” e sulle rampe.
I SINDACATI
Come precisato dai sindacati: “Le tabelle vengono aggiornate periodicamente nei tratti più a rischio. In attese delle sostituzioni si procede con l’abbassamento dei limiti di velocità che in genere è tra i 50 e i 60 chilometri orari. La procedura è standard ma sono mesi che riceviamo ordini ed aggiornamenti sui limiti di velocità perché non vengono sostituiti i binari”. Sono infatti svaniti nel nulla i 40 milioni di euro che l’ex commissario Tronca aveva recuperato per la manutenzione straordinaria della Metro A che nel 2015 aveva giudicato di “particolare urgenza”. Ma la giunta Raggi aveva azzerato l’investimento per poi assegnare 18 milioni di euro d’urgenza. Troppo pochi per garantire un operatività regolare.
Adesso tutti sperano nei fondi sbloccati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il 1° agosto infatti è stato annunciato lo sblocco di 425 milioni di euro per le linee romane. 66 milioni saranno destinati alla manutenzione dei treni e altri 36 saranno destinati al rinnovo dei binari della tratta della Linea A tra Anagnina e Ottaviano. “Da mesi siamo costretti a lavorare in queste condizioni. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, saranno i romani”, spiega un impiegato.