Cultura
ROMA ANTICA Il culto di Abbondanza
ROMA ANTICA Il culto di Opi. Nella mitologia romana era la personificazione dell’abbondanza e della prosperità nonché la custode della cornucopia, con cui distribuiva cibo e denaro. Secondo Ovidio la dea seguì Saturno quando questi venne cacciato da Giove dai cieli.
L’origine della cornucopia è simile nella mitologia greca e in quella romana. Avendo rotto accidentalmente il corno della capra Amaltea Giove promise che questo non si sarebbe mai svuotato dei frutti del suo desiderio. Il corno venne in seguito passato alla custodia di Abbondanza. La dea superò le prove del tempo, prendendo in seguito la forma della francese Dame Habonde (nota anche come Domina Abundia e Notre Dame d’Abondance), una figura fatata e benefica che si trova in tutta la mitologia teutonica e nella poesia del Medioevo.
Nei testi correlati si racconta che avrebbe elargito i doni dell’abbondanza e della buona fortuna a quelli che da lei venivano visitati. Nella società moderna è la patrona degli scommettitori. Pochi templi o segni di Abbondanza rintracciabili a Roma. La dea venne descritta anche come ‘la bella vergine del successo’ e come tale è stata rappresentata nell’arte. Spesso ritratta mentre regge la cornucopia e delle pannocchie di granoturco e lascia che il contenuto ricada a terra. Abbondanza ha impreziosito in passato le monete dell’antica Roma.