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DICIOTTI Nuove accuse per il Ministro dell’Interno Matteo Salvini

DICIOTTI Nuove accuse per il Ministro dell’Interno Matteo Salvini: ecco di cosa si tratta.
DICIOTTI Nuove accuse per il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Già indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, dovrà infatti rispondere anche di sequestro di persona a scopo di coazione e omissione di atti di ufficio. Il primo reato sarebbe stato contestato dalla Procura di Agrigento in quanto Salvini avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Unione europea per la ridistribuzione dei migranti. Il secondo reato si riferisce invece al fatto che i due indagati avrebbero ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico.
“Oggi ho scoperto che ho altri due capi di imputazione, però per me sono medaglie“, ha detto Salvini, a Venezia insieme al governatore Zaia per la firma del Protocollo di legalità per la realizzazione della Superstrada Pedemontana veneta.
Tra domani e la prossima settimana, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio invierà gli atti alla Procura di Palermo, che li girerà poi al Tribunale dei ministri, presieduto dal giudice Fabio Pilato. In questi giorni Patronaggio, con ulteriori accertamenti tecnico-giuridici , sta provando anche ad identificare le persone offese.
Sabato scorso, nel pomeriggio, l’ANM aveva denunciato “interferenze” di Salvini nel lavoro della procura di Agrigento sul caso della nave Diciotti, ricordando che “nessun soggetto può sostituirsi ai magistrati“. “In questi giorni la Procura della Repubblica di Agrigento sta svolgendo gli accertamenti necessari a verificare se nella delicata vicenda della nave Diciotti siano stati commessi dei reati. Purtroppo – sottolinea la Giunta esecutiva centrale dell’Anm in una nota – registriamo che, parlando della vicenda, il ministro dell’Interno ha rilasciato dichiarazioni tendenti a orientare lo sviluppo degli accertamenti con riguardo ai soggetti potenzialmente responsabili“. “E’ una vergogna essere indagati per difendere gli italiani, serve la riforma della giustizia – aveva commentato Salvini –. E’ incredibile vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone e non c’è un indagato e indagano un ministro che difende i confini del Paese“.
Oggi invece il vice premier ha attaccato sulla questione migranti il presidente francese Emmanuel Macron. Che ieri sera, in visita ufficiale in Danimarca, a chi gli chiedeva un commento sull’incontro tra Viktor Orban (premier ungherese) e Matteo Salvini, ha risposto che i due “hanno ragione a vedermi come il loro principale avversario in Europa“. Aggiungendo: “Non cederò niente ai nazionalisti e a quelli che predicano odio“. Stamattina il ministro italiano ha risposto piccato: “Da inizio 2017 la Francia ha respinto più di 40mila immigrati alle frontiere con l’Italia, altro che solidarietà e accoglienza. Abbia il buon gusto di tacere e non dare lezioni agli italiani. Sono stati respinti anche donne e bambini. Sarebbe questa l’Europa ‘accogliente e solidale’ di cui parlano Macron e i buonisti?“.
Parole che di certo non contribuiranno a ricucire i rapporti diplomatici (già difficili) tra Italia e Francia.
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Allarme baby-gang a Mezzocammino: il quartiere insorge per l’arrivo di giovani da altre zone

L’appuntamento è nella piazza principale dove affacciano le attività commerciali della zona e dove, soprattutto, in serata c’è il ritrovo anche dei giovanissimi del quartiere che finiscono nel mirino delle baby gang. Il primo allarme a piazza Guido Crepax nel quartiere Mezzocammino, periferia sud della Capitale, è scattato lo scorso giugno, a ridosso della chiusura delle scuole quando uno dei ragazzi della zona è stato accerchiato, picchiato e infine derubato del cellulare. Non un caso isolato perché nell’ultimo mese, altri due giovanissimi sono finiti vittime del gruppo di teppisti. E sempre con lo stesso copione: aspettano che il ragazzo sia solo per avvicinarsi e quindi aggredirlo. «La piazza è diventata il punto di incontro per i ragazzi non solo del nostro quadrante ma anche degli altri quartieri. Arrivano da Acilia, Infernetto, Dragona e dalle sei del pomeriggio stazionano in quello che negli anni è diventato il punto più vivace della zona perché ci sono negozi e locali. Purtroppo la situazione è fuori controllo perché stiamo registrando diversi gravi episodi» denuncia Francesco Aurea, presidente del comitato di quartiere Mezzocammino.
L’Escalation
Come contromisura i residenti del quartiere chiedono di accelerare sul sistema di video sorveglianza e di vigilanza: «Siamo preoccupati perché siamo consapevoli che la zona sta lentamente finendo nelle mani di questi gruppi di ragazzi che hanno come obiettivo quello di creare disordine nel quartiere- prosegue Aurea- oltre alle aggressioni ai residenti, sono scoppiate anche un paio di risse. In particolare in una, sono stati danneggiati pure gli arredi di un bar. Purtroppo- prosegue il presidente- non appena abbiamo chiesto l’intervento delle forze dell’ordine è scattato il fuggi fuggi e quando sono arrivati gli agenti di polizia non c’era già più nessuno. Chiediamo- conclude- che ci sia maggiore sicurezza nel quartiere soprattutto nelle ore serali. È necessario dare una risposta concreta a questi ragazzi che stanno seminando paura e caos».
Il Fenomeno
L’allarme alle famiglie del quartiere è arrivato con il passaparola e attraverso i canali social che sono stati attivati proprio per monitorare la sicurezza nel quartiere. «A mio figlio che ha quindici anni quando esce la sera dico sempre di prestare attenzione, di non allontanarsi dagli amici. La paura, dopo quello che è accaduto nell’ultimo mese, c’è. Ma non possiamo chiuderli in casa» dice Roberta Franceschini residente in una delle palazzine a una manciata di passi da piazza Crepax. Ma quello che sta accadendo nel quartiere alla periferia sud della città non è un caso isolato. Dopo gli allarmi scattati in diversi quartieri della città, lo scorso febbraio durante una maxi operazione la squadra Mobile ha smantellato covi e luoghi di ritrovo delle comitive più numerose e considerate a rischio. Da Testaccio a San Lorenzo fino al quartiere Ostiense erano stati 200 i giovanissimi identificati, tutti under 18. Le indagini si erano allargate alle chat e ai canali social utilizzati da protagonisti e fiancheggiatori delle baby gang. Gli identificati erano stati fermati tra piazza Testaccio, piazza di Santa Maria Liberatrice, piazza dell’Immacolata, largo degli Osci e via degli Aurunci (San Lorenzo), il centro commerciale «Porta di Roma» alla Bufalotta, la stazione Ostiense, la fermata metro Piramide, piazzale Ostiense e piazzale Partigiani con via del Campo Boario. Ancora: erano stati individuati 600 profili social inneggianti all’odio e alla violenza fisica, anche contro appartenenti alle forze di polizia. «Atteggiamenti violenti che non necessariamente vengono messi in atto in contesti di degrado ma anche nei centri e nelle piazze commerciali, dove è probabile l’incrocio fra comitive differenti, provenienti anche da scenari diversi» avevano spiegato gli investigatori. Proprio come sta accadendo a piazza Crepax a Mezzocammino.
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