Seguici sui Social

Cultura

ROMA ANTICA Il Tempio del Divo Giulio

Pubblicato

il

ROMA ANTICA Il Tempio del Divo Giulio

ROMA ANTICA Il Tempio del Divo Giulio. Il tempio, dedicato a Gaio Giulio Cesare, si trova nel Foro Romano.

ROMA ANTICA IL TEMPIO DEL DIVO GIULIO

<strong>Giulio Cesare fu il primo romano, dopo il mitico fondatore Romolo, ad essere divinizzato dopo la sua morte e di conseguenza onorato con un tempio. Venne ucciso durante una seduta del Senato tenutasi nella Curia Pompeia nel Campo Marzio. Il suo corpo venne poi trasportato nel Foro, vicino alla Regia, che era la sede ufficiale del pontefice massimo, carica rivestita dal dittatore. Qui, all’estremità orientale della piazza del Foro, venne accesa la pira funebre improvvisata per la cremazione e vennero svolti i suoi funerali. La costruzione del tempio in suo onore fu decretata dal Senato nel 42 a.C. su iniziativa dei triumviri dopo la battaglia di Filippi nella quale erano stati sconfitti e uccisi i cesaricidi. Un sacerdote flamen maior era stato attribuito al culto di Cesare già poco dopo il 44 a.C. e Marco Antonio fu il primo a ricoprire questa carica.

LA COSTRUZIONE DEL TEMPIO

L’edificio venne costruito da Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e dedicato il 18 agosto del 29 a.C. Per i lavori fu spostata oltre il tempio la via che delimitava la piazza sul lato orientale e fu eliminata una precedente costruzione di cui sono state viste le fondazioni, in blocchi di tufo di Grottaoscura, attribuibili alla fine dell’età repubblicana ma di ignota identificazione. La cerimonia di dedica si svolse tre giorni dopo il trionfo che Ottaviano aveva celebrato per la vittoria di Azio sull’Egitto di Cleopatra. Nel tempio vennero custodite preziose opere del bottino conquistato.

L’EFFIGE SULLE MONETE

L’edificio è raffigurato sul rovescio di alcune monete del 37-34 a.C.. Di conseguenza si era ritenuto che fosse stato completato in quegli anni, mentre la dedica ufficiale sarebbe stata ritardata a causa della guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio. Probabilmente invece si tratta di una raffigurazione simbolica di un edificio non ancora realizzato a fini propagandistici. Il tempio venne raffigurato nuovamente su monete dell’epoca di Adriano, ma non sembra che in questo periodo siano stati eseguiti interventi di restauro di rilievo. I resti dell’edificio furono liberati in occasione dello scoprimento complessivo del Foro Romano nel 1872. Altri scavi vennero condotti nel 1888, nel 1898-1899 e ancora nel 1950.

SEGUICI SU FACEBOOK

MALTEMPO A ROMA – CADE UN ALBERO E COLPISCE UNA COPPIA

Pubblicità facebook

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2024