Politica
ROMA In arrivo nuove piste ciclabili: ecco le tappe
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ROMA In arrivo nuove piste ciclabili: ecco tutte le tappe, dai bandi all’inizio dei lavori.
ROMA In arrivo nuove piste ciclabili. La pubblicazione delle gare è prevista entro la fine dell’anno. A essere interessati soprattutto i quartieri centrali, con alcuni percorsi che saranno utili per raggiungere anche delle stazioni metropolitane.
Il nuovo lotto, al centro di una recente Conferenza dei servizi, riguarderà Lungotevere Testaccio, da via Rubattino a Ponte Sublicio, e Lungotevere Aventino, da Ponte Sublicio fino a Largo Amerigo Petrucci (Bocca della Verità). A comunicarlo il Campidoglio con una nota. Nella quale si specifica che le nuove piste saranno realizzate da Ponte Sublicio fino alla ciclabile di Porta Portese; in viale delle Milizie, da via Lepanto a Ponte Matteotti (Lungotevere delle Armi), e in via Tiburtina, nei tratti dal tunnel di via di Santa Bibiana a viale Regina Elena e da viale Regina Elena alla Stazione Tiburtina. A queste se ne aggiungerà un’altra che, attraverso viale Aventino, uniràpiazzale Ostiense a Circo Massimo.
“Per questo primo lotto di ciclabili – promette l’assessora alla Mobilità Linda Meleo – sarà bandita la gara entro l’anno, così da iniziare i lavori per il 2019“. L’obiettivo, stando alle parole della sindaca, è “mettere in connessione ciclabili già esistenti e creare nuovi collegamenti per dotare Roma di una rete capillare“. Per questo occorrerà mandare in gara “questo nuovo pacchetto” che è “parte del piano di programmazione messo in campo per la Capitale“. Piano che come ha ricordato anche il presidente della commissione mobilità Enrico Stefàno, contiene anche le piste che si stanno realizzando su via Nomentana e su via Tuscolana.
Di queste ultime, la prima prevede un percorso che, partendo da porta Piazza, procede in direzione Piazza Sempione fino all’altezza della Batteria Nomentana. Da dove, spostandosi sul lato opposto della carreggiata, prosegue sul viadotto della Circonvallazione Nomentana fino all’incrocio con via Val d’Aosta. Proprio qui si riconnette con la ciclabile esistente dell’Aniene. I lavori, come la stessa sindaca ha mostrato in un recente blitz, stanno procedendo. Iniziati a gennaio, si protrarranno per circa 400 giorni.
A luglio sono invece partiti i cantieri della seconda. Che ridisegneranno completamente la trafficata consolare del Municipio VII . I marciapiedi saranno sgombrati dagli ambulanti, mentre le corsie riservate alle auto saranno dimezzate. Al loro posto un percorso ciclabile di 2,2 km che unirà Subaugusta a Porta Furba. L’operazione, che dovrebbe durare 239 giorni, costerà 685mila euro.
Politica
Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.
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# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo
Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.
Tematiche Affrontate nell’Incontro
Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.
L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.
Prospettive di Ulteriori Incontri
Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.
Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.
Politica
Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano
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# Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura
La Lettera di Dimissioni
Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.
Pressioni e Malumori nel Governo
Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.
Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy
Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.
Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future
Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.
Reazioni e Riconoscimenti
Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.
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In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.
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