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Cultura

ROMA METROPOLI RESILIENTE – Tutte le iniziative per adulti e bambini

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ROMA METROPOLI RESILIENTE – Tutte le iniziative per adulti e bambini

Mostre e allestimenti, percorsi di natural gardening, osservazioni astronomiche, laboratori educativi sull’ambiente e sulla fauna urbana, passeggiate col binocolo alla scoperta di piante e animali nel verde storico della città. Tutto questo è Roma Metropoli Resiliente, un ciclo di incontri gratuiti alla scoperta della natura, dell’astronomia, dell’arte, della lettura e del teatro in Biblioteche, musei civici e ville promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Museo Civico di Zoologia di Roma in partenrship con l’Istituzione Biblioteche di Roma, e finanziato con l’Avviso pubblico “La Cultura fa Sistema” della Regione Lazio.

Roma Metropoli Resiliente, tutte le iniziative per adulti e bambini:

Martedì 21 agosto dalle ore 17 alle ore 18.30 alla Biblioteca Laurentina Centro culturale Elsa Morante l’incontro è con gli Animali metropolitani, un laboratorio a cura di Myosotis per scoprire gli animali che condividono con noi l’ambiente urbano. Falchi, volpi e tartarughe, ma anche farfalle, grilli e cervi volanti, dedicato a bambini dai 5 agli 11 anni. Il 26 agosto e il 2 settembre dalle ore 16.30 alle ore 18 si replica al Museo Civico di Zoologia di Roma con approfondimenti sulla fauna urbana grazie agli allestimenti della Mostra “Diverso per Natura”. Animali metropolitani verrà proposto anche il 3 settembre dalle ore 17 alle ore 18.30 alla Biblioteca Vaccheria Nardi, e l’11 settembre dalle ore 16.30 alle 18 alla Biblioteca Centrale Ragazzi.

FLORA

Il 23 agosto dalle ore 17 alle ore 18.30, sempre alla Biblioteca Laurentina Centro culturale Elsa Morante è la volta di Metropoli in verde, a cura di Myosotis. Semi, radici, foglie e fiori saranno i protagonisti di questa attività che permetterà ai ragazzi di scoprire l’incredibile e variegato mondo delle piante della nostra città, per indagare, attraverso esperimenti e giochi scientifici, forme e caratteristiche dei vegetali. L’attività è rivolta a bambini dai 5 agli 11 anni. Lo stesso laboratorio si terrà il 26 agosto dalle ore 10.30 alle 12 al Museo Civico di Zoologia di Roma, il 5 settembre dalle ore 17 alle ore 18.30 alla Biblioteca Vaccheria Nardi e 13 settembre dalle ore 16.30 alle ore 18 alla Biblioteca Centrale Ragazzi.

ZOOLOGIA

Il 2 settembre dalle ore 14.30 alle ore 16 al Museo Civico di Zoologia di Roma è la volta dei 5 sensi per esplorare la città, incontro a cura di Myosotis, per ragazzi dai 5 agli 11 anni. Nel “laboratorio sensoriale” si potrà annusare, ascoltare e osservare, per mettere alla prova i nostri sensi nell’esplorazione della Natura. Il laboratorio si ripeterà l’8 settembre dalle ore 10 alle ore 11.30 alla Biblioteca Pasolini e il 15 settembre dalle ore 15 alle ore 16.30 alla Biblioteca Villino Corsini.

GREEN

Sempre il 2 settembre dalle ore 10 alle ore 12 al Museo Civico di Zoologia di Roma prenderanno il via le attività dinatural gardening: adulti e bambini saranno coinvolti in laboratori pratici per realizzare con materiali riciclabili nidi artificiali e mangiatoie per attrarre e fornire riparo alle numerose specie con cui condividiamo gli spazi verdi cittadini.

Nel Parco Acqua Acetosa (vicino alle Biblioteche Pasolini e Centro Culturale Elsa Morante) si terrà, invece, il 9 settembre mattina (dalle ore 9 alle ore 11 e dalle 11 alle 13), Passeggiata con binocolo, a cura di Myosotis: Un percorso naturalistico alla scoperta di piante e animali della città, aperto a tutti i cittadini. Un appuntamento che si ripeterà il 16 settembre mattina dalle ore 10.15 alle ore 12.15 e il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30 a Villa Pamphilj – Biblioteca Villino Corsini e il 29 settembre nel Parco presso Biblioteca Giovenale, sempre mattina dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 11 alle ore 13.

FAUNA

Sul tema della Fauna urbana il Museo Civico di Zoologia di Roma con Myosotis porta sul territorio la ricerca scientifica. Nel programma di attività ed eventi anche gli incontri di Citizen Science, esplorazioni naturalistiche serali in ville e parchi romani, al fianco di ricercatori per trasformare l’ambiente naturale urbano in un laboratorio su campo. Il 25 e 31 agosto dalle ore 19.45 alle ore 21.45, e il 29 settembre dalle ore 19 alle ore 21, appuntamento al tramonto a Villa Borghese, Villa Leopardi e Villa Pamphilj per condividere il momento entusiasmante del richiamo, avvistamento e riconoscimento degli animali notturni della città eterna. Seguiranno gli appuntamenti del 14 settembre dalle ore 19.30 alle ore 21.30 e il 22 settembre dalle ore 19 alle ore 21 presso nel Parco Regionale dell’Appia.

ASTRONOMIA

Sarà inoltre possibile, sempre a settembre, partecipare alle osservazioni astronomiche, a cura del Planetario di Roma, con Stelle su Roma. L’osservazione del cielo stellato. Appuntamento l’11 settembre alle ore 20 alla Biblioteca Casa del Parco, il 17 settembre alle ore 20 alla Biblioteca Villa Leopardi e il 21 settembre alle ore 20 alla Biblioteca Giovenale.

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Cultura

Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

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Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?

Fin dall’antichità l’uomo ha dedicato una parte importante della propria vita al pensiero e all’astratto. Un pensiero che ha dato vita a miti e leggende di cui parliamo e di cui cerchiamo le tracce ancora oggi, a metà del terzo decennio del nuovo millennio. È proprio questo il campo in cui si muove una branca dell’archeologia: la ricerca di testimonianze relative alle città e civiltà perdute. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire se questi miti hanno un fondo di verità.

Nel 360 a.C. Platone narrò nel suo dialogo “Timeo” di un’isola sconfinata, grande quanto Libia e Asia messe insieme, situata vicino alle Colonne d’Ercole. Più che un’isola un vero e proprio continente che noi abbiamo imparato a conoscere col nome di Atlantide. Per il filosofo greco, quella di Atlantide era una società ideale fatta di uomini lontani dalle debolezze “umane” e con una struttura formata da tre cerchi di terra e tre cerchi d’acqua. A dominare la scena erano dieci re che, sotto incarico di Poseidone, prendevano decisioni amministrative in piena armonia. Purtroppo, però, secondo la leggenda, i dieci si fecero corrompere dalla cupidigia scatenando l’ira di Zeus che riversò sulla città terremoti e diluvi che la sommersero per sempre.

Un’altra città che ha dato vita a miti e leggende e di cui si parla ancora oggi anche grazie a slot come El Dorado: The City of Gold e film come La Strada per El Dorado di Dreamworks, è la celebre “città dell’oro” Azteca. Secondo il mito l’El Dorado era una terra abbondante di ricchezze in cui l’uomo vedeva soddisfati i suoi bisogni senza sofferenza e senza bisogno di lavoro. C’è anche chi sostiene che si trovasse proprio qui la fonte dell’eterna giovinezza. Almeno è quello che credevano i conquistadores provenienti dalla Spagna che per cercarla si resero protagonisti di scorrerie e nefandezze di ogni tipo contro le popolazioni locali.

Tutti noi abbiamo ben presenti le incredibili sculture presenti nell’Isola di Pasqua, nel cuore del pacifico. In pochi sanno, invece, che la civiltà di Rapa Nui, venne fondata da navigatori polinesiani intorno al quarto secolo Dopo Cristo e che prosperò sfruttando le risorse naturali e faunistiche della zona. A conferma di questa tesi ci sono recenti scoperte archeologiche. Ne esistono poche, invece, della tesi contrapposta che sostiene che quando arrivarono sull’isola nel 1700, gli europei vi trovarono soltanto un territorio semi-deserto con una popolazione locale ridotta alla fame.

Ancora più avvolta nelle nebbie del mito è la civiltà di Lemuria che, si dice, fosse addirittura più antica di Atlantide. La leggenda di Lemuria è però molto più recente e risale al 19esimo secolo, periodo in cui alcuni studiosi ipotizzarono l’esistenza di un continente scomparso che avrebbe messo in comunicazione il Madagascar, l’India e L’Australia. Su chi la abitasse, su come fosse gestita e su quali piante e animali vivessero a Lemuria non esistono testimonianze storiche ma soltanto leggende estremamente suggestive.

Storia simile a quella di Lemuria è quella di Mu, un altro sconfinato territorio oggi scomparso e localizzato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Anche in questo caso le principali leggende legate a Mu risalgono al 19esimo secolo e vanno ascritte all’opera di Augustus Le Plongeon, esploratore che dichiarò di aver trovato tracce Maya che parlavano di un’antica civiltà, quella di Mu appunto, che avrebbe avuto un impatto forte sulle popolazioni dell’Egitto e del Centro America. Purtroppo, però, le scritture di Le Plongeon non hanno trovato riscontri, né tantomeno prove archeologiche o testimonianze di sorta.

Non mancano miti e leggende di civiltà perdute anche nelle fredde terre del Nord e nelle regioni polari. Le due più note sono quelle legate a Iperborea e Thule, due regni di cui si hanno le prime testimonianze nelle opere di Erodoto e Plinio il Vecchio. Testimonianze che definiscono Iperborea come una terra abitata da entità vicine alle divinità e in cui regnavano serenità e ricchezza e Thule come un’isola localizzata ai confini delle terre note e popolata da popoli di guerrieri fieri e coraggiosi.

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Attualità

Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

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Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti

Oggi, 24 marzo, si celebra la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica che precede la Pasqua e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La data di questa festività varia ogni anno in base alla fine della Quaresima.
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ispira alla festa ebraica di Sukkot, la “Festa delle Capanne”, durante la quale si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, accolto dalla folla con rami di palma o ulivo come simbolo di vittoria e pace.
La festa è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese Protestanti, ed è nota anche come la domenica della “Passione del Signore”.

La Domenica delle Palme commemora l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte, quando fu accolto dalla folla agitando rami di palma e fu salutato con Osanna. Questo segna l’inizio della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che culminano con la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, si benedicono i rametti di ulivo o palma, simboli di acclamazione, trionfo e immortalità di Cristo. Questi rametti vengono poi distribuiti ai fedeli durante la messa speciale dedicata alla ricorrenza.

La liturgia della Domenica delle Palme prevede la lettura della Passione di Gesù tratta dai Vangeli di Marco, Luca, e Matteo. La lettura viene fatta da tre persone che impersonano Cristo, il cronista e il popolo, e narra l’arresto, il processo giudaico e romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura di Gesù.

Dopo la messa della Domenica delle Palme, i fedeli hanno l’usanza di portare a casa i rametti di ulivo benedetti, che vengono utilizzati per benedire la tavola imbandita prima del pranzo pasquale. I rametti diventano poi dei sacramentali, protetti dal diritto canonico, e possono essere seppelliti o riportati in chiesa per essere bruciati in vista della celebrazione del Mercoledì delle ceneri. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con il Giovedì Santo.

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