Cronaca
ROMA Operazione decoro tra Fori e Colosseo: ambulanti abusivi travestiti da turisti

ROMA Operazione decoro tra Fori e Colosseo. Ambulanti abusivi travestiti da turisti per potersi infiltrare nelle comitive e vendere la merce sperando di non essere visti dalle forze dell’ordine.
ROMA OPERAZIONE DECORO TRA FORI E COLOSSEO
Questa l’ultima trovata per il commercio illegale davanti al Colosseo. A scoprirla i carabinieri della compagnia Roma Centro. I militari nel corso dei controlli nella zona dell’Anfiteatro Flavio e dei Fori Imperiali hanno denunciato due bengalesi di 30 e 27 anni. L’intervento alla vigilia del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza in programma oggi in Prefettura. Durante la riunione si parlerà proprio di operazioni antidegrado nell’area. In particolare sarà ufficializzata l’adozione da parte di tutte le forze dell’ordine delle denunce per molestie e degli ordini di allontanamento che da qualche giorno vengono utilizzati dai carabinieri per contrastare il più possibile sia l’abusivismo commerciale sia altri comportamenti fastidiosi nei confronti di romani e turisti da parte di ambulanti e sbandati, fino agli spacciatori di droga. I due bengalesi infiltrati sono stati denunciati anche per disturbo alle persone.
ALTRI INTERVENTI
Con loro, deferiti all’autorità giudiziaria due connazionali di 32 e 36 anni perché un mese fa erano già stati raggiunti da un decreto di espulsione dal territorio nazionale e invece sono rimasti a Roma a vendere merce senza autorizzazione. Inoltre i carabinieri hanno sequestrato articoli di vario genere ad altri 27 ambulanti (bengalesi, pachistani e senegalesi) multandoli per 140mila euro. Per altri tre bengalesi è scattato l’ordine di allontanamento dalla zona della fermata metro Colosseo per 48 ore. Una misura propedeutica al daspo urbano in attesa che il Comune notifichi loro una multa fra i 100 e i 300 euro. Mezza tonnellata di rifiuti e altro materiale, giacigli di fortuna compresi, è stata invece fatta rimuovere all’Ama dai vigili urbani del gruppo Pronto intervento centro storico nel corso di un’operazione portata a termine vicino alle mura romane in via Claudia. Smantellato un dormitorio all’aperto nei pressi del Colosseo. Bonificata anche l’area di Porta Maggiore nell’ormai consueto mercatino abusivo di cianfrusaglie e oggetti prelevati dai cassonetti. In questo caso sono stati sette i quintali di rifiuti portati via dagli operatori ecologici.
MULTE
Interventi pro decoro anche nei giardini di piazzale delle Medaglie d’Oro e nei sottopassi del Muro Torto. Nel Comitato di oggi la polizia municipale presenterà una serie di relazioni redatte dai gruppi impegnati nella vigilanza anti abusivismo fuori dal Colosseo per discutere nuove forme di intervento mirate sulla base dei resoconti delle ultime operazioni. In campo anche la Guardia di finanza che ha concentrato i suoi sforzi in particolare nella lotta alle guide turistiche abusive, multandone ben 35 dall’inizio di luglio. Le contravvenzioni elevate dalle Fiamme gialle del I Gruppo Roma e della compagnia Pronto impiego nello stesso periodo sono state 60 in tutto (le altre 25 nei confronti di venditori abusivi) per un totale di 50mila euro.
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Cronaca
In nome del Papa, blocco dei bus nel centro di Roma: quali linee si fermano il 26 aprile

#RomaInCaosPerIFuneraliDiPapaFrancesco: Scopri come i trasporti pubblici di Roma saranno sconvolti in modo epico per l’evento del secolo!
L’inevitabile stop al trasporto pubblico
Il 26 aprile, il centro di Roma si prepara a un vero e proprio blocco del traffico pubblico per i funerali di Papa Francesco, attirando orde di fedeli e curiosi. Immagina strade affollate e autobus fermi: Atac e il Comune hanno deciso di sospendere quasi tutti i mezzi di superficie che passano vicino al Vaticano o al percorso del corteo funebre. Solo la linea 514 dei tram continuerà a correre, sostituendo temporaneamente le linee 5 e 14.
Le linee più colpite: un elenco che ti lascerà a bocca aperta
Tra le sospensioni più eclatanti, decine di linee bus e tram andranno in vacanza forzata. Niente corse per i bus 30, 34, 40, 46, 51, 64, 70, 71, 100, 117, 119, 280 e 628, mentre i tram 2, 3, 8 e 19 saranno rimpiazzati da autobus. Ma non è tutto: altre linee subiranno deviazioni sorprendenti, come la 16 che aggira Santa Maria Maggiore, la 32 che si ferma a piazzale Clodio senza arrivare a Ottaviano, o la 49 sospesa tra piazza Irnerio e piazza Cavour. Anche la 60 limiterà il percorso tra piazza della Repubblica e piazza Venezia, e la 62 sarà interrotta tra piazza Barberini e la stazione di San Pietro.
Alternative smart per non rimanere bloccati
Per evitare il caos totale, Atac consiglia di affidarsi alla metropolitana, che sarà potenziata con corse fino all’1.30 già dalla notte precedente. Nelle notti tra il 25 e il 26, e tra il 26 e il 27 aprile, l’intera rete metro estenderà gli orari. Se stai puntando a San Pietro, scendi alle fermate Cipro o Ottaviano sulla linea A, o usa le ferrovie urbane FL3 e FL5 dalla stazione Roma San Pietro. Chissà quante sorprese ti aspettano in questa giornata storica!
Cronaca
Il decreto del 14 aprile: cosa nasconde?

#HaiMaiSentitoParlareDelMissionarioEroeCheHaSfideggiatoIMalavitosiESalvatoVite #BeatoNazarenoLanciotti
Chi era il missionario che ha ispirato Papa Francesco?
Don Nazareno Lanciotti, l’ultimo beato nominato da Papa Francesco, era un sacerdote italiano di Subiaco che ha dedicato la vita ai più bisognosi. Ordinato nel 1966, partì per il Brasile nel 1973, atterrando nella remota regione del Mato Grosso. Qui, in mezzo a comunità disperse nella foresta, si trasformò in un vero e proprio eroe, costruendo ospedali, scuole e chiese con l’aiuto di volontari e persino del suo stesso padre, un esperto di edilizia. Immagina un uomo solo che, a dorso di mulo, porta speranza in luoghi dimenticati dal mondo!
Come ha cambiato la vita di una comunità intera?
In una zona segnata da povertà, droga e prostituzione, Don Nazareno divenne un simbolo di resistenza. Con la sua opera pastorale, aiutò gli ultimi della terra nella diocesi di Jaru, creando una “città giardino” attorno alla chiesa della Madonna del Pilar. Ma cosa lo rendeva così speciale? Non solo costruiva edifici, ma combatteva contro i trafficanti locali, offrendo ai residenti una via d’uscita da un’esistenza di miseria. Potresti chiederti: quanto è coraggioso sfidare il male per aiutare gli altri?
Il momento drammatico che ha scioccato tutti
La sua vita pacifica si trasformò in un incubo la sera dell’11 febbraio 2001. Due uomini mascherati irruppero nella sua canonica durante la cena, fingendo una rapina per coprire i loro veri motivi. Don Nazareno, di 61 anni, tentò di calmare la situazione offrendosi al loro posto, ma i killer avevano un obiettivo preciso: eliminarlo perché dava troppo fastidio ai potenti del posto. In un colpo di scena da brividi, lo ferirono con un colpo di pistola e fuggirono, lasciando il denaro sul tavolo. Eppure, in un gesto che lascia senza fiato, prima di morire il 22 febbraio, perdonò i suoi assassini. La polizia arrivò solo il giorno dopo, alimentando i sospetti su chi fosse davvero dietro l’attacco.
La promessa di una cerimonia che non puoi perderti
Ora, la sua eredità vive attraverso la beatificazione, confermata dal Papa con un decreto del 14 aprile. Il postulatore della causa, don Enzo Gabrieli, annuncia che tra pochi mesi ci sarà una cerimonia ufficiale nel Mato Grosso, a Jaru. Persino il vescovo della diocesi di Tivoli e la comunità di Subiaco sono entusiasti di celebrare questo martire moderno. Chissà quali segreti emergeranno da questa storia di fede e coraggio?
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