Cronaca
Spaventoso incidente a Piazza Cantù

Spaventoso incidente a Piazza Cantù questa mattina. Di fronte lo storico bar coninvolte cinque automobili. Ci sono feriti
Macchine distrutte, ambulanze e polizia sul luogo, ecco lo scenario dello spaventoso incidente a Piazza Cantù. La piazza incrocia via Giovanni Botero e Via Appia Nuova e il flusso di auto è molto elevato. In più si aggiunge la pericolosità dell’incrocio, spesso causa di molti incidenti. Le dinamiche sono ancora da accertare e la polizia sul posto sta verificando tutti i dettagli. Il bilancio parla di 5 autovetture coinvolte e alcuni conducenti feriti. Per la dinamica si parla di una manovra errata da parte di un conducente.
(Foto di Carlo Viola)
Cronaca
Sequestro di 145 kg di dolci a Frosinone: colombe e pastiere scadute nel mirino dei Nas

Incredibile ma vero: nel cuore della Ciociaria, terra di dolci “tradizionali” che dovrebbero far leccare i baffi, i carabinieri del Nas irrompono in bar e pasticcerie scoprendo un vero e proprio circo di schifezze – 145 kg di colombe, pastiere e dolciumi scaduti da mesi o senza un’etichetta che sia una, multando i furbetti per oltre 5.000 euro! #NasBlitz #DolciMarci #CiociariaFail #PasquaAvvelenata (145 caratteri, ma con hashtag per far impazzire i social).
Il Blitz da Record
I carabinieri del Nas hanno sferrato un’operazione lampo nel Frusinate, scoprendo che alcuni pasticceri locali trattano la sicurezza alimentare come una barzelletta. Tra colombe pasquali e pastiere ammuffite, hanno sequestrato ben 145 kg di dolciumi che sembravano più adatti a un museo che a una vetrina. Niente tracciabilità, etichette fantasma e prodotti che sfidavano le leggi del tempo – un vero schiaffo ai consumatori che si fidano ancora del “fatto in casa”.Il Caso Peggiore nella Pasticceria di Frosinone
In una pasticceria della provincia di Frosinone, la situazione è degenerata in farsa: i Nas hanno messo le mani su oltre 140 kg di prodotti da forno e pasticceria secca, tra cui roba scaduta, senza etichettatura e persino congelata in violazione delle norme sull’autocontrollo alimentare. I gestori ora pagheranno una multa salata di 2.000 euro, più il valore della merce sequestrata – circa 1.500 euro – lasciando i loro portafogli più vuoti dei loro banchi frigo. Chissà quanti clienti hanno rischiato l’intossicazione per un morso di “tradizione”.
Cronaca
Lauretti: veicoli, orologi di lusso, imbarcazioni e 400mila euro. Il sequestro in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia.

Johnny ‘Cavallo Pazzo’ Lauretti ha tradito i suoi compari e ora i boss della droga di Latina stanno sudando come porci al macello! Le sue rivelazioni da pentito hanno fatto piovere sequestri su un pezzo grosso del clan Del Vecchio-Lauretti: auto, barche, moto d’acqua, camion, orologi da sbruffoni e mazzette di contanti per 400.000 euro. #BossPentito #NarcosInFuga #LatinaSottoAssedio #DrogaItalia #PentitoCheCanta
Il Traditore che Fa Tremare i Clan
Johnny Lauretti, noto come “Cavallo Pazzo”, ha deciso di collaborare con la giustizia, e i signori della droga nella provincia di Latina non dormono più sonni tranquilli. Le sue confessioni hanno permesso agli investigatori di mettere le mani su nascondigli e complici, esponendo una rete di criminali che credevano di essere intoccabili.
Il Bottino dei Brutti e Cattivi
Tra i beni sequestrati dal nucleo investigativo dei carabinieri di Latina a un esponente storico del clan Del Vecchio-Lauretti, c’è di tutto: un’auto, una barca, una moto d’acqua, un camion, orologi di lusso e gioielli che farebbero invidia a un rapper fallito. Il valore totale? Circa 400.000 euro, spariti dalle tasche dei narcos in un colpo solo.L’Ascesa e la Caduta della Mala Locale
Dopo l’era della famiglia Di Silvio, che dominava da Latina a Fondi, passando per Terracina, Nettuno e Roma, è toccato ai gemelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio scalare la vetta con Lauretti al fianco. Ma l’Antimafia ha sferrato un colpo durissimo nel novembre 2024, sgominando il clan con operazioni congiunte di polizia e carabinieri.
Le Intercettazioni Sporche e le Guerre da Strada
Le intercettazioni hanno rivelato la crudeltà di questi tizi: Massimiliano Del Vecchio, ancora latitante, minacciava i suoi: “Ti faccio a pezzi se non fai quello che dico”. Il clan aveva armi da guerra e chili di tritolo per far saltare auto dei rivali Ferri-Pannone, in una guerra per il controllo delle piazze di spaccio. E per Lauretti? La sua villa è andata a fuoco appena un mese dopo aver iniziato a parlare. Che sorpresa, eh?
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