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Salute e benessere

Il vademecum del Bambin Gesù sui funghi pericolosi

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Il vademecum del Bambin Gesù sui funghi pericolosi

Il vademecum del Bambin Gesù sui funghi pericolosi, consigli utili per evitare l’intossicazione

Al Bambino Gesù ogni anno vengono seguiti circa 10 bambini con intossicazione da funghi. Più in generale si verificano circa 5 casi ogni 100.000 persone, pari allo 0,25 % delle esposizioni a sostanze tossiche nell’uomo. «Una buona parte di queste intossicazioni non è dovuta all’ingestione di funghi velenosi, ma ad un uso scorretto di questo alimento. Spesso, infatti, i funghi vengono mangiati senza un’adeguata cottura, in cattivo stato di conservazione, in fase troppo avanzata di maturazione o in eccessiva quantità» spiega Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni del Bambino Gesù. «Un fungo commestibile – prosegue – non deve assolutamente essere mangiato se sono presenti segni di decomposizione a causa di alcune proteine pericolose (putrescina, cadaverina e istamina) che si formano proprio durante la fase di maturazione/decomposizione».

IL VADEMECUM

Per mangiare i funghi senza correre rischi, ecco le 10 regole da seguire:

1) Non raccogliere i funghi se non si è in possesso del tesserino autorizzativo

2) Tutti i funghi raccolti – e non acquistati – vanno sottoposti al controllo di commestibilità degli Ispettorati Micologici delle ASL, disponibili in tutto il territorio nazionale

3) Per la raccolta utilizzare contenitori idonei e aerati come i cestini. Non usare buste di plastica

4) Non consumare funghi raccolti lungo le strade o in luoghi che potrebbero essere contaminati (industrie, campi agricoli)

5) Non è vero che i funghi che crescono su gli alberi non sono tossici

6) Consumare funghi in quantità moderate

7) Cuocere i funghi sempre senza coperchio allo scopo di far evaporare le tossine termolabili

8) Nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina botulinica: attenzione alla conservazione

9) Non somministrare funghi a bambini in età prescolare, per la loro immaturità digestiva verso questi alimenti

10) Non ingerire funghi in gravidanza

COSA DICE LA LEGGE

Gli esperti del Centro Antiveleni del Bambino Gesù ricordano che la raccolta di funghi è regolata da una legge nazionale (352/1993) che prevede, tra l’altro, il limite massimo di raccolta; l’indicazione degli strumenti da utilizzare; le caratteristiche dei funghi che si possono raccogliere; le modalità di conservazione e trasporto. Inoltre, dal 1 gennaio 2000, tutti i cercatori di funghi devono essere in possesso del tesserino regionale di autorizzazione alla raccolta, rilasciato dall’amministrazione competente dopo aver frequentato un apposito corso di formazione micologica.

IL CENTRO ANTIVELENI DEL BAMBINO GESU’

Il Centro Antiveleni dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede fornisce assistenza informativa in caso di intossicazioni in età pediatrica, consigliando il trattamento terapeutico più adeguato alla situazione. Il Centro ha un numero telefonico dedicato, lo 06 6859.3726. Nel contattarlo bisogna essere in possesso delle seguenti informazioni: età e peso del bambino; tempo intercorso dall’esposizione; nome del prodotto ingerito (in caso di farmaci tenere a portata di mano la confezione e la quantità assunta).

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Per un bel sorriso si inizia a tavola: cibi amici e nemici per denti sani

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Per un bel sorriso si inizia a tavola: cibi amici e nemici per denti sani

Un sorriso sano e luminoso rappresenta non soltanto un segno distintivo di bellezza, ma anche un indicatore di buona salute generale. Nondimeno, mantenere denti forti e bianchi non dipende esclusivamente da una corretta igiene orale, ma richiede anche una particolare attenzione alle scelte alimentari. I cibi che si consumano quotidianamente, infatti, influenzano in modo significativo lo stato di salute e l’aspetto dei denti, rendendo necessario un approccio consapevole a tavola.

I cibi nemici della salute dentale e delle discromie

Alcuni alimenti e bevande, se assunti con frequenza, possono rappresentare una minaccia per la salute dentale e compromettere l’estetica del sorriso. Tra questi spiccano il tè, il caffè e il vino rosso, che, sebbene siano apprezzati per il loro gusto intenso, tendono a macchiare lo smalto dentale a causa della presenza di tannini e pigmenti scuri. Anche i cibi zuccherati, particolarmente insidiosi per la formazione della carie, meritano una menzione: il loro consumo eccessivo alimenta i batteri presenti nel cavo orale, favorendo la produzione di acidi che erodono lo smalto e indeboliscono la struttura dentale.

Inoltre, l’ingestione frequente di alimenti altamente acidi, come agrumi e bevande gassate, contribuisce a un fenomeno noto come erosione acida, che riduce la protezione naturale offerta dallo smalto e rende i denti più vulnerabili alle aggressioni esterne.

In presenza di discromie causate da questi fattori, però, non tutto è perduto. Rivolgendosi a centri d’esperienza come quelli DentalPro, ad esempio, si può accedere a diverse soluzioni per lo sbiancamento dei denti, rimedi efficaci per ripristinare la luminosità del sorriso che si adattano alle proprie necessità. Trattamenti professionali e domiciliari, svolti sotto la supervisione di un dentista, permettono infatti di rimuovere le macchie superficiali e profonde senza compromettere la salute dello smalto, garantendo risultati visibili e duraturi.

Gli alleati di un sorriso sano e luminoso

Se alcune scelte alimentari devono essere limitate o gestite con cautela, altre, invece, si rivelano preziose per la prevenzione dei problemi dentali e il mantenimento di denti forti. Frutta e verdura croccanti, come mele, carote e sedano, non solo favoriscono la masticazione, che stimola la produzione di saliva, ma agiscono anche come detergenti naturali, contribuendo alla rimozione dei residui di placca e alla pulizia delle superfici dentali.

Questo effetto meccanico, unito al loro apporto di vitamine e antiossidanti, supporta la salute delle gengive e del cavo orale nel suo complesso. Allo stesso tempo, prediligere alimenti ricchi di calcio, come latticini, mandorle e verdure a foglia verde, è altrettanto fondamentale per la salute dentale, poiché questo minerale è un elemento essenziale per il rafforzamento dello smalto e il mantenimento di denti sani.

Anche i cibi contenenti fosforo, quali pesce, carne e uova, giocano un ruolo importante nella protezione dello smalto, collaborando con il calcio per garantire la mineralizzazione delle strutture dentali. Infine, il consumo di acqua, preferibilmente ricca di fluoro, favorisce il mantenimento dell’equilibrio del pH orale e riduce il rischio di carie, diluendo gli acidi prodotti dai batteri.

In conclusione, lo scopo di questo articolo non è quello di demonizzare alcuni cibo o presentare come miracolosi altri, semplicemente si vuole evidenziare come una maggiore consapevolezza delle proprie scelte alimentari aiuti a mantenere in salute il proprio sorriso. Integrare nella propria dieta cibi benefici e limitare quelli dannosi permette, infatti, non solo di migliorare l’estetica e la salute del cavo orale, ma anche di promuovere il benessere complessivo di tutto l’organismo.

 

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Dolori alla spalla e rimedi, le protesi diventano sempre più custom made

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Dolori alla spalla e rimedi, le protesi diventano sempre più custom made

Nelle giornate recenti, presso l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, è stato eseguito un intervento chirurgico altamente complesso e innovativo, sotto la guida del rinomato Ortopedico e Primario Professore Franceschi. Questo intervento ha coinvolto la sostituzione di una protesi standard con un’altra progettata su misura per il paziente, rappresentando un passo significativo nell’avanzamento della chirurgia ortopedica.

La spalla è un’articolazione cruciale per la mobilità, la forza e il benessere quotidiano, giocando un ruolo fondamentale nella nostra capacità di svolgere una vasta gamma di attività. Nonostante le sue dimensioni apparentemente ridotte, la spalla è di enorme importanza, consentendo una notevole flessibilità e adattabilità che influiscono direttamente sulla nostra qualità di vita.

Comprendere l’anatomia e la funzione della spalla è essenziale per prevenire lesioni e patologie che potrebbero compromettere la nostra capacità di eseguire normali attività quotidiane e perseguire passioni come lo sport.

L’intervento recentemente eseguito a Roma rappresenta un importante passo avanti nella chirurgia ortopedica. In una situazione particolarmente complessa, con una spalla gravemente danneggiata da frammentazioni e perdita di tessuto osseo a causa di una protesi precedente, è stata adottata un’approccio innovativo. Utilizzando tecnologie avanzate, è stata progettata e costruita una protesi su misura per il paziente, basata su una scansione TC della sua spalla. Questo approccio “tailor made” ha consentito al Prof. Franceschi e al suo team di impiantare con successo la nuova protesi, utilizzando guide personalizzate.

Già il giorno successivo all’intervento, il paziente ha dimostrato una significativa ripresa, riacquistando la capacità di eseguire movimenti che non era in grado di fare da tempo. Questo risultato testimonia l’efficacia e l’importanza dell’approccio personalizzato nella chirurgia ortopedica.

Il Professore Francesco Franceschi, primario di Ortopedia presso l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma e professore associato di Ortopedia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Unicamillus International University, è riconosciuto a livello internazionale per il suo expertise nel trattamento delle patologie della spalla. Come membro dell’International Shoulder Committee della Società Internazionale per la Chirurgia Articolare ISAKOS, continua a guidare l’innovazione e l’eccellenza nella cura delle patologie articolari, sia negli atleti professionisti che nei pazienti comuni.

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