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M5S vuole l’ecopass a Roma: ecco di cosa si tratta
M5S vuole l’ecopass a Roma. Si tratta di un pedaggio per l’ingresso nell’anello ferroviario: la delibera è sbarcata in Aula.
Una ‘congestion charge’ per usare la definizione utilizzata nella delibera, che imporrà il pagamento di un pedaggio a tutti coloro che con il proprio mezzo privato, auto o scooter non fa differenza, vorranno accedere alle zone più centrali della città. Di un provvedimento simile se ne parlava anche nella Giunta Marino. Ora si riparte: il M5S vuole l’ecopass a Roma. Primo tra tutti il presidente della commissione capitolina Trasporti, Enrico Stèfano. Domani la delibera approderà in Aula Giulio Cesare per la discussione. Una volta approvata, toccherà alla Giunta Raggi e alla sua assessora alla Mobilità, Linda Meleo, elaborare entro due anni un “atto normativo” che dia seguito a questa richiesta.
L’area interessata dal provvedimento è quella del cosiddetto ‘anello ferroviario’. Una zona racchiusa a Nord-Est dalle circonvallazioni Nomentana e Tiburtina, a Sud dalle stazioni Piramide e Ostiense risalendo per le stazioni di Valle Aurelia e da lì lungo l’ansa del Tevere fino quasi a Tor di Quinto.
L’ammontare del pedaggio non è ancora stato definito. Nella delibera, invece, c’è la necessità di inserire “agevolazioni e esenzioni a livello tariffario, per alcune specifiche categorie, quali a mero titolo esemplificativo, i residenti (all’interno dell’anello ferroviario, ndr), i titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, utilizzatori di veicoli a trazione ibrida o elettrica”.
“La delibera dovrebbe entrare in vigore” ha spiegato Stefàno, “entro la seconda metà del 2020”. Tutte le entrate, inoltre, “verranno investite per implementare il trasporto pubblico”.
Secondo quanto spiegato dall’assessora capitolina alla Mobilità Linda Meleo è possibile che prima dell’entrata in vigore vera e propria si passi per una fase sperimentale.