Cultura
ROMA ANTICA Festa del Dies Natalis di Tellus
ROMA ANTICA Festa del Dies Natalis di Tellus, la Dea romana della Terra e protettrice della fecondità, dei morti e contro i terremoti. Da Tellus deriva infatti il termine tellurico.
<strong>ROMA ANTICA Festa del Dies Natalis di Tellus. Il suo culto, probabilmente più antico della religione ufficiale romana, sembra ricollegarsi a quello similare della Grande Madre. Con il tempo però fu associato a quello di Cerere sino a fondersi con esso. Tellus, sempre con Cerere, è citata da Ovidio come una delle “madri delle messi” (frugum matres). Il 1° settembre era invece considerato il dies natalis, il giorno della nascita della dea o del suo culto. Quale dea ctonia (sotterranea) è collegata con gli Inferi. Insieme ai Mani è destinataria della devotio e, insieme a Cerere, del sacrificio di una porca praecidanea da parte della famiglia di un morto rimasto insepolto. È inoltre collegata con la fecondità femminile (presiedeva alle nozze dalla parte della sposa) e nel ciclo agricolo sembra connessa con il periodo in cui le semine sono ancora nel seno della terra. In onore di Tellus e di Cerere erano celebrate le feriae sementivae, che cadevano in gennaio. Mentre il 15 aprile, per la sola Tellus, si svolgevano i Fordicidia: il sacrificio di una vacca gravida (forda) compiuto dai pontefici sul Campidoglio e nelle 30 curie per i singoli quartieri. Il 19 aprile, infine, avevano luogo i Cerialia, testimonianza ulteriore dell’associazione di Tellus a Cerere.