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ROMA ATAC 5,2 milioni di utile in sei mesi

ROMA ATAC 5,2 milioni di utile in sei mesi. A un anno e un giorno dal deposito in tribunale dell’istanza di concordato arriva il primo risultato positivo per l’azienda dei trasporti della capitale. L’avvio della procedura è coinciso con l’insediamento dei nuovi vertici capitanati dal dg, ad e presidente Paolo Simioni.
ROMA ATAC 5,2 milioni di utile in sei mesi. Il dato è stato svelato ieri nel quartier generale della municipalizzata di via Prenestina quando il manager trevigiano ha dato i numeri del risanamento. Un netto positivo di 5,2 milioni nel primo semestre del 2018, ovvero 41 milioni di margine operativo lordo contro i 35 del 2017 riferiti allo stesso periodo. Pur ammettendo le difficoltà, il servizio di superficie a causa di mezzi ormai vecchi l’anno scorso ha perso il 3% dei chilometri percorsi, Simioni ha rivendicato i risultati raggiunti.
Se per il rinnovamento del parco mezzi (l’età media dei bus è 13 anni) bisognerà aspettare ancora qualche mese, intanto si è intervenuti sulla manutenzione straordinaria di 700 mezzi. 108 le gare per ora pubblicate, 62 quelle già aggiudicate, per un importo complessivo di 176 milioni. Grazie al ripristino delle forniture di pezzi di ricambio, finora deficitarie, i guasti agli impianti di aria condizionata si sono ridotti di oltre il 50%. Per aprile 2019 è previsto l’arrivo dei primi 227 bus acquistati tramite piattaforma Consip, ai quali se ne dovrebbero aggiungere altri 250 nel 2020-2021. Prosegue anche il revamping di 60 minibus elettrici che dovrebbero entrare in servizio nella prossima primavera. Entro i primi di ottobre partirà anche “il sondaggio” per dotare Atac di mezzi ibridi, meno inquinanti rispetto ai modelli attualmente in uso.
LE MISURE ANTIEVASIONE
Tra i pilastri del concordato l’aumento dei ricavi poggia in gran parte sulle misure antievasione: più verificatori, trasferiti dalla “sacca dei fuori posizione”, che dovrebbero arrivare a 250 entro la fine dell’anno. Finora la stretta sui free rider (chi non paga il biglietto) ha fatto registrare un aumento delle sanzioni (+10%) e dei passeggeri controllati (+9%). A puntellare il piano di rilancio l’aumento di produttività e la lotta all’assenteismo. Target centrato, secondo l’ad di Atac, anche grazie all’accordo con i sindacati (i costi per il lavoro straordinario si sono ridotti del 10%) e l’unità operativa con funzione di counseling che ha visto diminuire del 30-40% le chiamate per malattia. Per le politiche di marketing la riorganizzazione in chiave digitale ha contribuito a spingere le vendite che nei primi sette mesi dell’anno sono cresciute del 2,3%.
Euforica per i risultati raggiunti la sindaca Virginia Raggi si è detta “molto soddisfatta”. Poi, nel rivendicare la scelta di mantenere Atac in mano pubblica, ha dichiarato: “Stiamo scrivendo la storia. Quando un anno e un giorno fa abbiamo depositato l’istanza di ammissione al concordato, in un momento in cui molti avrebbero voluto vederci sparire dalla faccia della terra, abbiamo creduto nel risanamento. Manchiamo di visione? Eccola la nostra idea di futuro. Era impensabile che la più grande azienda di trasporto pubblico andasse in concordato e invece…”.
Roma e dintorni
Roma, lite e colpi d’arma da fuoco a Centocelle: 2 feriti

(Adnkronos) – Un litigio, spari e due feriti, ieri sera intorno alle 23.30 nel Parco di Centocelle a Roma. Un residente di zona ha riferito di aver sentito una lite di alcuni stranieri che, dopo alcuni spari d’arma da fuoco, si erano allontanati a bordo di auto. I carabinieri della stazione Roma Quadraro e quelli del Nucleo radiomobile di Roma sono intervenuti sul posto.
Dagli accertamenti è emerso che, poco prima al pronto soccorso dell’ospedale Vannini, erano arrivati due uomini nordafricani con ferite superficiali provocate dall’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il primo è stato medicato per ferite alla gamba e alla mano, riportando 10 giorni di prognosi, e il secondo per ferite ai piedi, riportando 15 giorni di prognosi; entrambi non sono in pericolo di vita.
I due, poco collaborativi, ascoltati nell’immediatezza dai carabinieri, hanno riferito di essere stati avvicinati da alcuni connazionali, uno dei quali, al culmine di una lite, avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco con una pistola. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della VII sezione del Nucleo investigativo di Roma che hanno eseguito i rilievi tecnico-scientifici.
Socialnews
“Le strisce blu sono una stangata mascherata da riforma”. Dal Pigneto fino a Ostia, passando per la Garbatella

Azione: “La nuova delibera sulla sosta è una misura vessatoria mascherata da riforma”
«Un intervento che si presenta come riforma, ma che nei fatti si traduce in un mero aggravio economico per i cittadini, senza affrontare in maniera strutturale il vero nodo della mobilità romana: la congestione del traffico».
Così, in una nota congiunta, si esprimono Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, capogruppo e consigliere di Azione in Campidoglio, insieme ai consiglieri del I Municipio Giuseppe Lobefaro, Maurizia Cicconi e Sara De Dominicis.
Secondo gli esponenti del partito, la delibera approvata dalla Giunta Capitolina, su proposta dell’assessore Eugenio Patanè, rappresenta un’operazione di cassa camuffata da piano per il decoro urbano e la rotazione dei veicoli.
«Il provvedimento – spiegano – prevede l’introduzione di 30.000 nuovi stalli blu a pagamento, a fronte della cancellazione di 16.000 posti auto gratuiti in centro e nei quartieri dell’anello ferroviario. Una trasformazione che andrà a colpire in modo diretto residenti e lavoratori, costretti a sostenere costi ulteriori per sostare in aree dove fino a oggi era possibile parcheggiare gratuitamente».
Nel mirino della critica anche l’ampliamento della sosta tariffata in zone finora parzialmente o del tutto escluse dalla presenza di strisce blu: «Garbatella, Pigneto, Ostiense, San Paolo, Eur e persino Ostia saranno coinvolti in questa estensione indiscriminata, che penalizzerà ampie fasce della cittadinanza».
Particolare disappunto viene espresso infine per la trasformazione dei parcheggi di scambio in aree a pagamento anche nelle ore notturne: «Una scelta che snatura la funzione originaria di questi spazi, rendendoli simili a veri e propri garage a pagamento».
«Anziché investire con determinazione nel potenziamento del trasporto pubblico e in strategie efficaci per la riduzione del traffico – concludono i consiglieri – si preferisce adottare misure punitive e scarsamente risolutive. Questa non è la mobilità sostenibile di cui Roma ha bisogno. Per questo motivo chiediamo al sindaco Gualtieri e all’assessore Patanè di riconsiderare l’impostazione del piano, aprendo un confronto trasparente con i cittadini e le istituzioni municipali».
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