Cronaca
ROMA CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO – Lavori al X Municipio

Roma contro il dissesto idrogeologico: stanziato un milione per collettori acque meteoriche.
Roma contro il dissesto idrogeologico. In una nota l’assessora alle Infrastrutture Margherita Gatta ha dichiarato:
“Oggi, in rappresentanza della Sindaca, ho partecipato a una riunione convocata al Municipio X per discutere delle azioni intraprese dall’Amministrazione riguardo al dissesto idrogeologico a Roma e in particolare nel Municipio X. A partire dal dopoguerra l’incremento dell’urbanizzazione ha modificato il territorio di Roma Capitale, generando anche nuove problematiche idrauliche e idrogeologiche che si stanno affrontando e gestendo al fine di risolverle insieme ai Municipi coinvolti e alle autorità a ciò preposte.
È stato completato lo studio idraulico sul tratto litorale del comprensorio di Bonifica dell’Agro Romano. Roma Capitale ha, quindi, prontamente inviato gli elaborati dello studio alla Regione Lazio e all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale affinché procedano, secondo normativa vigente, all’aggiornamento della mappa del rischio alluvione della zona litorale, compresa nel reticolo dei canali di bonifica di Roma Capitale e Comune di Fiumicino, approvata con Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino n. 58 del 22 dicembre 2016 e che perimetra i territori del Municipio X e parte del Municipio XI.
L’aggiornamento della mappa del rischio, allegata al Decreto Segretariale n. 58, è fondamentale per dettagliare meglio i confini di molte aree soggette a rischio alluvione che necessitavano di un approfondimento tecnico, su un territorio tanto fragile dal punto di vista idrogeologico e su cui l’accuratezza dei dati a disposizione è fondamentale.
In base agli esiti dello studio e in seguito all’aggiornamento della mappatura del rischio alluvione sarà possibile identificare il quadro completo e ordinato degli interventi di mitigazione del rischio idraulico da realizzare nel Municipio X e poter inserire nelle procedure di programmazione economica di finanziamento nazionale e regionale.
L’Amministrazione ha lavorato per trovare una modalità condivisa per affrontare questa problematica complessa che investe in modo trasversale tutte le Istituzioni. Sarà, infatti, siglato a breve un protocollo di intesa tra Roma Capitale e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale per avviare iniziative strategiche per la mitigazione del rischio idrogeologico del territorio cittadino. Sarà quindi possibile migliorare il coordinamento con le Istituzioni coinvolte nella governance del dissesto idrogeologico.
Nel frattempo Roma Capitale ha messo in campo fondi per 1 milione di euro per la manutenzione straordinaria degli impianti di sollevamento dei collettori di raccolta delle acque meteoriche, 3 dei quali sono presenti nel Municipio X.
Sono in progettazione anche da parte del Municipio X soluzioni resilienti per il contenimento degli allagamenti urbani.
La questione ha tutta l’attenzione dell’Amministrazione capitolina e del Municipio X che collaborano in modo proficuo con tutte le autorità preposte”.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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