Politica
ROMA Il M5S dichiara guerra alla ludopatia: “Stiamo valutando…”

ROMA Il M5S dichiara guerra alla ludopatia: si pensa a nuove misure.
ROMA Il M5S dichiara guerra alla ludopatia. Lo scorso giugno, la sindaca Virginia Raggi aveva limitato, con un’ordinanza, gli orari di accensione delle ‘macchinette’. Otto ore al giorno al massimo e multe in caso di trasgressioni. Le restrizioni però sembrano non bastare. Per questo, come ha rivelato la vicepresidente della commissione Commercio M5s Sara Seccia “stiamo valutando con la sindaca l’opportunità di un altro provvedimento che interessi direttamente i saloni da gioco“. L’ordinanza emanata a inizio estate infatti va a penalizzare soprattutto i piccoli bar e i punti ristoro, dove ci sono al massimo due, tre apparecchi. Diverso il discorso per le grandi sale simil casinò, in cui ci si reca solo per giocare. Provviste anche di sale bingo, sale scommesse e decine di videolottery, le multe (tra i 150 e i 450 euro) gli fanno praticamente solo il solletico. In più, riescono a restare aperte h24, complice una norma molto ambigua. A confermare quest’ultimo aspetto la stessa Polizia Locale: “Intervenire è molto complesso. L’aspetto non è disciplinato“.
Le mega sale gioco dislocate sulle consolari di periferia (via Tiburtina in primis) traggono infatti vantaggio dalla normativa nazionale sulle liberalizzazioni del 2011, voluta dal governo Monti nel decreto Salva Italia. In una circolare subito successiva alla legge, il Ministero dello Sviluppo Economico chiarì infatti che la misura si applicava agli esercizi di distribuzione commerciale e di somministrazione di cibo e bevande, non alla sale di videolottery, bingo, slot machine. Sta invece all’ente locale, in base alle recenti sentenze di Tar e Consiglio di Stato, porre nel caso paletti orari per l’utilizzo delle slot e le aperture e chiusure dei locali. A maggior ragione se la scelta è dovuta a motivi di salute pubblica e sociali, quale la lotta all’azzardopatia. Decine di comuni hanno provveduto a frenare anche le mega sale, Roma ancora no. Ma potrebbe colmare il gap grazie all’ipotesi al vaglio della maggioranza.
“La nostra priorità è la tutela della salute dei soggetti vulnerabili – spiega Seccia – e abbiamo tutte le intenzioni di fare molto di più. Anche un’ordinanza che impedisca aperture h24 delle grandi sale“. Tra le idee, oltre a sgravi fiscali per i virtuosi, anche incentivi a non installare macchinette in cambio di sconti magari su Tari e occupazione di suolo pubblico. Ma per queste misure al momento non ci sono risorse economiche in bilancio. D’altronde “i guadagni per i gestori sono molto elevati“.
Intanto si procede con le misure in vigore: la suddetta ordinanza sui limiti orari alle accensioni, oltre al regolamento del giugno 2017 sulle distanze dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, chiese) per le nuove installazioni. Ma i controlli latitano, vuoi per la carenza di personale, vuoi per le difficili interazioni tra uffici dei municipi, vigili urbani e Questura. Dallo scorso giugno – riportano i dirigenti della Polizia locale – appena 150 (e 67 violazioni riscontrate) quelli effettuati dallo scorso giugno sul rispetto dei limiti orari e 57 sul rispetto delle distanze nei nuovi esercizi (su segnalazione degli uffici tecnici dei municipi). Numeri bassi rispetto a quelli da capogiro relativi al fenomeno: solo a Roma c’è il 12% delle “macchinette” del Paese, oltre 50mila sul territorio comunale.
“Ci sono – prosegue Seccia – delle difficoltà riscontrate nel passaggio dell’iter autorizzativo che precede le verifiche sul posto e nei controlli delle distanze. Ci stiamo attrezzando per fare di più“. A breve infatti il dipartimento Commercio ultimerà un censimento dei luoghi sensibili. Un modo per snellire le procedure di monitoraggio.
“Azioni ancora deboli. – commenta il capogruppo della Lega, Maurizio Politi, vicepresidente della commissione – Abbiamo offerto tutto il nostro sostegno alla delibera e all’ordinanza, ma i risultati sono ancora deludenti. Si continua a guardare il tema come ad una faccenda amministrativa, ma il vero obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che sempre più persone vengano coinvolte in giochi che spesso portano alla distruzione di famiglie e alla ludopatia. Non è una questione amministrativa, ma culturale“.
Politica
Incontri tra Salvini e Bossi a Gemonio: i temi al centro del dibattito.

# Incontro a Gemonio tra Salvini e Bossi: Un Dialogo Proficuo
Un significativo incontro si è svolto a Gemonio, Varese, tra il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex segretario Umberto Bossi. La conversazione, durata oltre un’ora, è avvenuta in un’atmosfera di cordialità e rilassatezza, specialmente dopo le recenti notizie infondate sullo stato di salute di Bossi. Salvini ha descritto l’incontro come estremamente positivo, esprimendo soddisfazione reciproca.
Tematiche Affrontate nell’Incontro
Durante il colloquio, sono stati affrontati diversi argomenti di rilevanza nazionali. In primo luogo, l’autonomia è stata al centro del dibattito, con Salvini che l’ha definita una “battaglia storica della Lega”, utile per l’intero Paese. Oltre a ciò, si è parlato di infrastrutture lombarde, giustizia, sicurezza e immigrazione. Anche le questioni economiche e le strategie energetiche, compreso un occhio attento al nucleare, hanno trovato spazio nelle discussioni.
L’incontro ha visto la presenza della famiglia di Bossi, tra cui sua moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha manifestato l’intenzione di mantenere Bossi aggiornato sugli sviluppi futuri, promettendo nuove occasioni di incontro.
Prospettive di Ulteriori Incontri
Tra gli impegni presi, Salvini ha assicurato che terrà Bossi informato sulle questioni affrontate, aprendo a un futuro incontro che includerà anche ministri, a partire da Roberto Calderoli. Questa premessa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo con il fondatore della Lega, riconoscendo il suo valore e contributo ai temi cruciali che il partito e il Paese si trovano ad affrontare.
Questa iniziativa di coinvolgimento evidenzia come la Lega intenda valorizzare la propria storia e il legame con le radici, mirando a costruire un futuro solido e orientato verso l’autonomia e la sicurezza nazionale.
Politica
Cambio al vertice: Giuli subentra dopo le dimissioni del Ministro Sangiuliano

Dimissioni di Gennaro Sangiuliano: Un Cambiamento al Vertice della Cultura
La Lettera di Dimissioni
Il 7 settembre 2024, Gennaro Sangiuliano ha ufficialmente rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di Ministro della Cultura. Questo annuncio è avvenuto attraverso una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni, dopo una serie di polemiche e indiscrezioni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. Sangiuliano ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nelle politiche culturali durante il suo mandato, ma ha affermato la necessità di considerare le sue dimissioni come “irrevocabili”.
Pressioni e Malumori nel Governo
Le tensioni all’interno del governo erano palpabili, con pressioni crescenti nei confronti di Sangiuliano. Fonti vicine al governo hanno rivelato che l’atmosfera era diventata insostenibile a causa delle continue rivelazioni legate a un’imprenditrice campana. Questa situazione ha messo in discussione la credibilità dell’intero esecutivo e della stessa Giorgia Meloni, spingendo alcuni membri di Fratelli d’Italia a suggerire che fosse indispensabile chiudere la questione rapidamente per il bene della coalizione.
Il Ruolo della Meloni e l’Exit Strategy
Dopo un iniziale sostegno a Sangiuliano, la premier Meloni ha riconosciuto che le circostanze richiedevano una rapida risoluzione della crisi. Questo ha portato a una riflessione profonda sull’opportunità politica di chiudere la questione al più presto. Meloni ha poi deciso di non partecipare al G7 dei Parlamenti e ha dedicato il suo tempo alla gestione della situazione e all’individuazione di una strategia di uscita per Sangiuliano. Nel pomeriggio, ha informato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, delle dimissioni del ministro.
Il Nuovo Ministro e le Prospettive Future
Dopo aver accettato le dimissioni di Sangiuliano, il Presidente Mattarella ha firmato il decreto che nomina Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come nuovo Ministro della Cultura. In seguito al giuramento di Giuli, Giorgia Meloni ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per Sangiuliano, definendolo un uomo capace e onesto, e ha assicurato che con il nuovo ministro continueranno gli sforzi per il rilancio della cultura nel Paese.
Reazioni e Riconoscimenti
Le reazioni alle dimissioni di Sangiuliano sono state di sostegno e riconoscimento. Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha elogiato Sangiuliano per il suo operato e ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi gli permetta di difendersi e dimostrare la sua integrità. Matteo Salvini ha anch’esso inviato un messaggio di gratitudine al ministro dimissionario e ha dato il benvenuto al suo successore Giuli.
—
In conclusione, le dimissioni di Gennaro Sangiuliano segnano un momento significativo nella politica culturale italiana, evidenziando le sfide e le dinamiche che influenzano l’attuale governo. La nomina di Alessandro Giuli potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il dicastero e per la cultura nazionale.
-
Attualità3 giorni fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità5 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Attualità4 giorni fa
Ragazzina di 12 anni tenta il suicidio: viene salvata dai soccorritori mentre un medico le dà uno schiaffo
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef