Cronaca
ROMA Rebibbia — Detenuta lancia i figli dalle scale. Una è morta, l’altro è grave

ROMA Rebibbia — Tragedia questa mattina nel carcere capitolino. Intorno alle 12.00, una detenuta tedesca ha gettato i due figli dalle scale: morta sul colpo la più piccola. Teatro dell’orrore, la sezione nido che ospita i bambini fino ai 3 anni di età
ROMA Rebibbia — Tragedia questa mattina nel carcere capitolino. Intorno alle 12.00, una detenuta tedesca ha gettato i due figli dalle scale uccidendo la più piccola. Teatro dell’orrore, la sezione nido che ospita i bambini fino ai 3 anni di età. Per la bimba di 4 mesi non c’è stato niente da fare, mentre il primogenito di due anni è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Bambino Gesù. Stando al primo bollettino medico, le condizioni del bimbo sono estremamente critiche. La caduta ha infatti causato un danno cerebrale severo, ragion per cui il piccolo è tutt’ora sottoposto a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. Il paziente è attualmente in prognosi riservata, e nelle prossime ore è previsto un intervento chirurgico.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna (poi fermata e portata in isolamento), una 33enne tedesca in carcere dallo scorso agosto per furto e spaccio di sostanze stupefacenti, stava recandosi presso la sala pranzo del nido insieme alle altre mamme-detenute. Dopo aver fatto passare le altre davanti a sé, la donna ha preso in braccio la bimba di 4 mesi che si trovava in carrozzina, gettandola improvvisamente giù per le scale e ripetendo poi il gesto con il figlio di due anni. Ancora da comprendere le cause del folle gesto compiuto dalla detenuta, a carico della quale non risultano patologie pregresse o psichiche. Sul posto il procuratore aggiunto Maria Monteleone e i carabinieri del nucleo investigativo di via in Selci per eseguire i rilievi tecnici. A Rebibbia, per un sopralluogo, è sopraggiunto anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in compagnia del capo del Dap Francesco Basentini. Nei prossimi giorni verrà avviata un’indagine per omicidio e tentato omicidio.
IN MANETTE IL SINDACO DI PONZANO ROMANO
Cronaca
Rivoluzione nel pronto soccorso del Policlinico

Il pronto soccorso del Policlinico universitario Umberto I di Roma ha subito significative trasformazioni. Ieri, il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha inaugurato la seconda piastra del Dipartimento di Emergenza, un progetto di ristrutturazione finanziato con i fondi del Giubileo.
L’INAUGURAZIONE
All’evento hanno partecipato anche la rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni, e il Direttore generale dell’Umberto I, Fabrizio d’Alba. Quest’ultimo ha spiegato: «Entro l’estate sarà ristrutturato tutto il Pronto soccorso del Policlinico. Questa di oggi con la piastra 2 è la prima fase a cui ne seguiranno altre due. Puntiamo anche a una revisione dei modelli organizzativi dei flussi dei pazienti, più veloci e tempestivi». Ha inoltre sottolineato che gli spazi sono progettati per ogni tipologia di pazienti, accogliendo annualmente circa 100mila persone.
I DETTAGLI
L’intervento di ristrutturazione ha un budget di 10 milioni di euro, di cui 1,5 milioni già utilizzati. Grazie a questi fondi, il pronto soccorso potrà accogliere fino a 58 pazienti, garantendo una gestione ottimale delle emergenze. Rocca ha dichiarato: «È un cambio di passo importante. Sono molto felice ed emozionato. Oggi, invece, c’è ordine, ci sono nuove tecnologie, le risorse sono ben spese».
NUOVO POLICLINICO
Dopo l’inaugurazione, Rocca ha discusso del progetto per un nuovo Umberto I, che dovrebbe sorgere all’interno delle attuali strutture. Una prima risposta positiva da parte dell’Inail è attesa entro fine aprile e la gara per la realizzazione dovrebbe partire nella primavera del prossimo anno. Rocca ha dichiarato: «C’è un progetto di massima, ben scritto ed è oggetto di un tavolo tecnico. Le prime fasi di dialogo con le istituzioni stanno dando risultati positivi e ormai siamo a un passo».
Cronaca
La rivelazione di Iovino sulla sua relazione con Ilary Blasi

Il personal trainer è stato ascoltato durante l’udienza di separazione della coppia. In aula ha dichiarato: “Abbiamo iniziato a frequentarci nel 2020”.
Il suo testimoniare offre uno sguardo su una fase iniziale della relazione, contribuendo a delineare il contesto in cui è avvenuta la separazione. La sua presenza in aula sottolinea l’importanza delle testimonianze esterne in procedimenti legali di questo tipo, dove ogni dettaglio può avere un significato rilevante per il corso degli eventi.
La situazione continua a svilupparsi, con ulteriori udienze previste e coinvolgimenti di figure chiave nel processo.
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