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Cronaca

Roma tiravano i sassi sulla Pontina per rapinare gli automobilisti

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Roma tiravano i sassi sulla Pontina per rapinare gli automobilisti

Denunciati i 4 rom che a Roma tiravano i sassi sulla Pontina per cercare di rapinare gli automobilisti

Roma tiravano i sassi sulla Pontina – Due uomini, padre e figlio lanciavano i sassi sulle auto che passavano sulla Via Pontina in modo tale da farle fermare vicino al primo distributore e poterle rapinare. Il tutto accadeva durante la nottata. I 4 si appostavano vicino al campo rom da loro abitato. L’ultimo episodio è lontanissimo, il 25 luglio ma ora i 4 sono stati identificati. Lanciavano le pietre mettendo a rischio l’automobilista, un automobilista è rimasto anche ferito.

La Polizia Di Stato del Distaccamento Polizia Stradale di Aprilia con quelli del commissariato Spinaceto ha individuato i due uomini di 34 e 35 anni e il padre con il ragazzo ancora minorenne. Ora a loro carico pesa un’accusa di tentato omicidio, attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento e lesioni personali aggravate. Sono state ben 7 le auto coinvolte negli incidenti. Mentre al momento risultano 12 le vittime accertante e il numero potrebbe ancora salire.

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L’addio della città e dei tifosi a Suor Paola: “Da lei la vera solidarietà”

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L’addio della città e dei tifosi a Suor Paola: “Da lei la vera solidarietà”

Domani, in Campidoglio, alle 10 sarà allestita la camera ardente. I funerali si celebreranno venerdì alla Chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio.

Dettagli del servizio funebre

La camera ardente sarà un’opportunità per i cittadini di rendere omaggio. I funerali rappresenteranno una cerimonia commemorativa significativa per la comunità.

Luogo della cerimonia

La Chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio ospiterà i funerali, un luogo conosciuto per le sue celebrazioni importanti nella capitale.

Le prossime ore saranno dedicate al ricordo e alla celebrazione della vita di chi è venuto a mancare.

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Cronaca

Un’analisi su una personalità problematica

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Un’analisi su una personalità problematica

Mark Samson, 23 anni, e Ilaria Sula, 22 anni, erano una coppia di studenti universitari di Roma. Lui si era laureato in Architettura, mentre lei stava frequentando Statistica presso l’Università La Sapienza. I due vivevano in zone diverse della città: Mark nel quartiere Africano, Ilaria a San Lorenzo.

La relazione

Secondo quanto riferito dal fratello di Ilaria, Leon, i due avevano avuto una relazione “affiatata” per un anno prima di separarsi. I residenti di via Homs, dove viveva Mark con i genitori, lo descrivono come un ragazzo che aveva iniziato a lavorare part-time in un ristorante McDonald’s. Tuttavia, un comunicato della catena ha dichiarato che Mark non lavorava più lì da circa un anno. Non si sa se e come i due siano rimasti in contatto dopo la rottura, ma Ilaria ha effettivamente inviato messaggi a Mark la sera della sua scomparsa.

Mark, il racconto dell’ex compagno di scuola

Un ex compagno di scuola di Mark ha dichiarato: «Purtroppo lo conosco, eravamo alle elementari insieme. Ha sempre avuto qualcosa che non andava». L’ex compagno ha aggiunto che Mark “non andava molto d’accordo con me e con gli altri nostri amici”, facendo riferimento a un comportamento non controllato nel tempo.

L’omicidio

Le indagini, coordinate dalla procura di Roma, hanno rivelato che l’omicidio potrebbe essere avvenuto nella casa della famiglia di Mark mentre i genitori erano presenti. Samson avrebbe colpito Ilaria con diverse coltellate e, durante la confessione, ha indicato di aver caricato il corpo in una valigia e di averlo gettato in un dirupo a Capranica Prenestina, non lontano da Roma. Il coltello utilizzato è stato gettato in un cassonetto a Montesacro e non è ancora stato trovato, così come il telefono di Ilaria, gettato in un tombino.

Il telefono e i social

Dopo la scomparsa di Ilaria, Mark avrebbe utilizzato il suo smartphone attraverso i canali social per depistare i genitori. Il padre di Ilaria ha raccontato che Mark si era mostrato dispiaciuto per la scomparsa, affermando: «Mi ha anche abbracciato». In un’intervista a Chi l’ha visto?, il padre ha menzionato i messaggi ricevuti dal cellulare di Ilaria, i quali erano “sospetti” e sostenevano che stesse bene, con un messaggio che diceva: ‘Ciao pa, non ti preoccupare. Sto bene. Mi sono allontanata con un ragazzo e una ragazza. Torno a Terni tra un mese’. Queste comunicazioni hanno destato preoccupazione nella famiglia, che non sapeva della rottura tra Ilaria e Mark.

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