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Verso la chiusura il centro Alzheimer di Montesacro. Niente bando
Brutta chiusura quella per il centro Alzheimer di Montesacro che non andrà neanche al bando per una possibile riapertura
Il 30 settembre dovrà chiudere la struttura pubblica che aiutava moltissime persone affette da una malattia che piano piano le porta alla perdita della memoria. Il Municipio III farà a meno quindi della struttura pubblica. Dovrà spostare i 20 ospiti al Villaggio Alzheimer di Fondazione Roma, in zona Bufalotta, o presso il centro di via Guattari in Municipio II.
Niente bando quindi per l’ospedale che non ha ricevuto i rinnovi taciti e per questo non si è andati verso il bando. Sara Alonzi preisdente della Commissione Politiche Sociali del Municipio III ed Erica Battaglia, delegata all’assemblea romana del Pd: “Non si parla di nuovo bando, ma anzi si lasciano ad un destino preoccupante gli operatori coinvolti e al disagio diffiso gli utenti e le loro famiglie. I cittadini che vivono questa patologia meritano servizi di prossimità, non negazione di cure o spostamenti coatti”.
LAVORATORI A RISCHIO LICENZIAMENTO
Non solo, anche i lavoratori sono a rischio licenziamento da quanto fa sapere il segretario Regionale UGL Sanità Lazio, Gianluca Giuliano. Anche il segretario provinciale UGL Pensionati Roma, Gianfranco Procacci: “L’imminente chiusura del Centro Alzheimer di via Isola Madre non è solo una sconfitta per tutta la cittadinanza, ma soprattutto un atto da evitare e denunciare al fine di garantire la giusta continuità terapeutica agli utenti della struttura” .
“Abbiamo potuto constatare la superficialità con la quale il Dipartimento delle politiche sociali ha gestito l’intera vicenda con un continuo rimpallo di responsabilità con la cooperativa Il Cigno che gestisce il servizio. Il provvedimento sconsiderato avrà inoltre una ripercussione negativa anche sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali visto che agli operatori è stato proposto un ricollocamento fuori regione dalla cooperativa, il che equivale a tutti gli effetti a un licenziamento”.