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CASO CUCCHI Nistri: “Fare chiarezza e accertare il tutto”

CASO CUCCHI Nistri, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, ha parlato ai microfoni di Radio Capital. Di seguito riportiamo le sue parole.
CASO CUCCHI Nistri: “Forse si è aperto uno spiraglio di luce: mi sembra che sia la prima volta che un militare di quelli presenti quella sera ha riferito la sua verità, che ora dovrà passare al vaglio dell’autorità giudiziaria, ma noi siamo al fianco dell’autorità giudiziaria, perché è ora che siano accertate tutte le cause e le dinamiche di quanto successe quella sera. E’ un’illazione offensiva del buon nome dell’Arma. A pensar male a volte si azzecca ma si fa sempre peccato. L’Arma dei carabinieri deve confermare in ogni circostanza la piena trasparenza del proprio operato. Dopo la testimonianza di Tedesco ho provato quello che provano tutti i carabinieri che hanno giurato fedeltà alla Costituzione che all’art. 13 recita che ‘è punita ogni violenza fisica o morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà‘. Se sei carabiniere devi avere il massimo rispetto per le persone. E hai il dovere morale, prima che giuridico, di dire la verità e di dirla subito, senza ritardo. Sono frasi molto crude che delineano uno scenario assolutamente inqualificabile. Detto questo è uno scenario al vaglio dei magistrati. Quindi, aspettiamo. Ma aspettiamo condannando in maniera netta tutti i casi nei quali si possa anche solo ipotizzare una carenza così grave di moralità”.
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Ultime Notizie Roma
Il perché la notte i bancomat delle Poste sono sempre fuori uso

Roma, i bancomat delle poste sono sempre fuori uso.
Se lo chiedono in tanti, come mai gli sportelli bancomat sono fuori uso durante la notte? Purtroppo è una costante che non ha una risposta certa.
La spiegazione, seppur non ufficiale, è che nelle ore notturne, le Poste Italiane aggiornano i server degli sportelli Atm, ovvero i bancomat ma invece, facendo delle ricerche, la risposta più plausibile è che dalle ore 22:00 fino alle 06:00 gli sportelli delle Poste Italiane sono chiusi per rischio assalto.
Perché, nonostante la carta dei servizi di poste italiane pubblicata su internet, che dichiara che gli sportelli ATM sono funzionanti 24 ore su 24, la verità dei fatti è che gli sportelli bancomat delle Poste Italiane durante la notte non funzionano.
I correntisti di Poste Italiane esigono risposte certe sul problema dei sportelli ATM chiusi durante la notte a Roma, perché è loro diritto sapere a che ora funzionano gli sportelli bancomat.
Cronaca
Omicidio di Stefania Camboni uccisa a coltellate. La riflessione sull’accaduto

Fregene – Una donna di 60 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione in Via Agropoli.
L’allarme per l’ennesimo fatto di cronaca nera, è scattato ieri 15 maggio intorno alle 7, quando il figlio, rientrato a casa, ha scoperto il corpo riverso in una pozza di sangue ed ha subito chiamato i soccorsi.
Secondo quanto accertato fino ad ora, la donna è stata colpita con numerose coltellate, tutte concentrate nella zona del torace.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia, il personale del 118, la squadra scientifica e il pubblico ministero di Civitavecchia. Non è stato riscontrato nessun segno di effrazione, questo rafforza l’ipotesi che l’aggressore fosse una persona conosciuta dalla vittima.
Nella stessa villetta vivono anche il figlio della donna e la sua compagna, ciascuno in una parte separata dell’abitazione. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori. Nessuno risulta al momento in stato di fermo, ma l’attenzione è concentrata su chi era presente in casa al momento dell’aggressione.
Non lontano dall’abitazione, a circa 200 metri, è stata trovata una Hyundai Tucson, auto spesso utilizzata da Stefania. Il veicolo era finito contro una recinzione con il muso rivolto verso il basso, il finestrino lato guida abbassato e, nelle vicinanze, il portafoglio della vittima. Dettagli che potrebbero far pensare ad un tentativo di depistaggio o fuga.
Nel frattempo, gli investigatori stanno setacciando la zona alla ricerca dell’arma del delitto e ascoltando testimoni, tra cui un uomo proprietario di una seconda auto parcheggiata davanti alla casa.
Il corpo è stato trasferito all’ospedale per l’autopsia, che servirà a stabilire l’ora esatta della morte e la dinamica dell’aggressione.
Una vicina ha raccontato che nessuno ha sentito rumori sospetti durante la notte. Ha poi ricordato il marito di Stefania, molto conosciuto in zona per aver giocato a calcio nel Maccarese e nella Lazio Primavera, scomparso cinque anni fa. Stefania lascia due figli.
Dietro ogni fatto di cronaca nera c’è sempre molto più di ciò che viene detto nei titoli. L’omicidio di Stefania Camboni, avvenuto in un contesto familiare apparentemente tranquillo, è un tragico promemoria di quanto la violenza possa nascondersi anche nei luoghi e tra le persone che consideriamo più sicuri.
È inquietante pensare che l’assassino possa aver agito senza lasciare segni evidenti, magari proprio approfittando di un rapporto di fiducia.
Come può accadere tutto questo nel silenzio di una notte? Come può una vita spegnersi così brutalmente senza che nessuno senta, veda ed intervenga?
Perché la sicurezza non è solo una questione di serrature, ma di consapevolezza, relazioni sane e capacità di ascolto, anche quando tutto sembra normale.
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