Cultura
ROMA ANTICA Il culto di Fides
ROMA ANTICA La dea Fides è la personificazione romana della lealtà. Entra a far parte del pantheon romano nel III° secolo a.C..
il console Aulo Atilio Calatino a dedicare un tempio alla dea Fides sul Campidoglio. Si tratta però, probabilmente, di un tempio costruito su un precedente santuario a lei dedicato. Secondo la tradizione il suo culto infatti fu stabilito dal re Numa Pompilio. Inoltre la vicinanza del tempio a quello di Giove fa ritenere che il culto fosse più antico. Nel tempio venivano custoditi i trattati stipulati dal Senato romano con i regni stranieri in modo che la dea potesse proteggerli. Fides veniva raffigurata come una vecchia dai capelli bianchi, più vecchia dello stesso Giove.
Questo a simboleggiare che il rispetto della parola data è il fondamento di ogni ordine sociale e politico. Alla dea si offrivano sacrifici con la mano destra avvolta in un panno bianco. La sua festa si celebrava il primo di ottobre. Il sacrificio veniva compiuto dai Flamini, forse i tre Flamini maggiori: i sacerdoti di Giove, Marte e Quirino che si recavano al tempio su una biga coperta. Il suo culto venne abbandonato per buona parte del I secolo a.C. ma venne restaurato da Augusto. Divenne una divinità importante per gli imperatori che ricercavano la fides militum, la lealtà dei soldati.
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