Cronaca
ROMA Niente Finanza da CasaPound. Iannone: “Da noi nessuna minaccia”

ROMA Niente Finanza da CasaPound. Salta il blitz della Guardia di Finanza nella sede di CasaPound.
ROMA Niente Finanza da CasaPound. Il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone spiega quanto successo: “Nessuno sgombero in vista per CasaPound. Nessun danno erariale, nessuna minaccia alla Finanza. Lasciano sgomenti le ricostruzioni fantasiose di quanto accaduto. O meglio, quanto non accaduto, ieri in via Napoleone III. Come Cpi ci siamo limitati a concordare le modalità per un controllo che avvenisse nel rispetto dei diritti e della sicurezza delle famiglie in grave stato di emergenza abitativa che vi risiedono dal 2003. Ci siamo resi conto però che non era possibile garantire minime condizioni di dignità per i residenti vista l’inopportuna presenza di una folla di telecamere. Quindi ci siamo limitati a chiedere che si rinviasse il controllo ad altra data. D’altra parte CasaPound non ha nulla da nascondere. Anzi è nel nostro interesse che si faccia questo controllo perché è il modo per dimostrare che il movimento, avendo solo sede legale nel palazzo ed esplicando l’attività politica in senso stretto nelle sezioni sul territorio, non ha recato danni alle casse dello Stato. Mentre i locali di via Napoleone III sono utilizzati in via esclusiva per l’emergenza abitativa. Naturalmente non accetteremo mai che questo nostro pur legittimo interesse entri in conflitto con la dignità e i diritti degli italiani che, proprio grazie all’azione di Cpi, hanno trovato casa in uno stabile che era abbandonato da decenni e che prima del nostro ingresso giaceva inutilizzato e nel degrado più assoluto”.
LA SINDACA RAGGI COMMENTA L’OPERAZIONE SVOLTA DAI CARABINIERI A OSTIA
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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