Cultura
ROMA — Mostre, eventi e appuntamenti per il weekend parte 1
Roma capitale della cultura: la città, viva e attiva, prevede ogni giorno un fitto calendario di incontri, eventi, mostre, attività. Eccone alcuni per il fine settimana di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 ottobre
ROMA — Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 ottobre proseguono le attività culturali nei Musei Civici – promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Da sabato 27 e domenica 28 ottobre riparte la nuova stagione di eventi culturali nei Musei Civici con la manifestazione Nel week-end l’arte si anima, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Sabato 27 ottobre al Museo di Roma dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso alle ore 23) al costo simbolico di un euro, si potranno visitare le bellezze della collezione permanente e la mostra in corso Il Sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946 – 1961. I possessori della MIC Card potranno accedere gratuitamente al Museo e alla Mostra. La serata dal titolo La musica italiana dal Melodramma al sorpasso del boom economico prevede due appuntamenti musicali: il primo, Italian Swing Night, ospitato nella Sala Torlonia, alle 20.30 e in replica alle 22.00, e il secondo appuntamento, Dall’opera allo swing, nel Salone d’Onore alle 21.15 e in replica alle 22.45. Domenica 28 ottobre sarà la volta del Museo Napoleonico, che ospiterà, la mattina alle 11.30, Un insolito trio, in collaborazione con Roma Tre Orchestra. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 060608.
Numerose le proposte a partire dalle tradizionali visite alle collezioni permanenti dei Musei e alle mostre temporanee, si aggiungono i laboratori per bambini (e famiglie) e gli itinerari guidati e conferenze per il pubblico di ogni età. Tra questi ultimi, in particolare, gli appuntamenti ai Musei Capitolini di MIX Incontriamoc
Tra i tanti appuntamenti del weekend, venerdì 26 ottobre alle 16.00 a Palazzo Marina (in piazza della Marina, 1), nell’ambito di Educare alle mostre Educare alla città è in programma un incontro sul tema Fuori Porta del Popolo: Palazzo Marina ed il quartiere Flaminio, a cura di Desirée Tommaselli con proiezione di filmati storici dell’Istituto Luce appositamente selezionati. Seguirà una visita guidata in occasione dei 90 anni di Palazzo Marina.
Ritorna al Museo di Zoologia la notte più mostruosa dell’anno con due appuntamenti da brivido! Aspettando Halloween…”A cena con gli scheletri”, il 26 ottobre dalle 19.30 alle 22.15. Armati solo di tanto coraggio, i bambini (dai 7 ai 9 anni) si aggireranno nelle sale espositive alla ricerca di preziosi indizi e metteranno alla prova le loro più straordinarie abilità per scoprire ciò che si cela dietro l’imponente sala scheletri del Museo. E alla fine… pizza per tutti!
E poi ZOOHALLOWEEN… Una Notte Da Paura! sabato 27 ottobre (con replica il 31 ottobre) dalle 21.30 alle 08.00, una straordinaria e indimenticabile avventura notturna per allontanare la paura e celebrare una notte in cui il mondo della fantasia e della realtà finiscono per fondersi. Solo i più coraggiosi riusciranno a superare gli insormontabili ostacoli e le ingegnose prove di abilità che nelle oscure sale del Museo aspettano i temerari partecipanti, armati solo di torce e sacchi a pelo.
Ancora al Museo di Zoologia, sabato 27 e domenica 28 ottobre, nel pomeriggio alle 15.00/16.15/17.30 e per i più piccini dai 5 ai 7 anni, Brividi al Museo, propone sfide a squadre, attività creative e tanti divertenti brividi, tra zucche, civette, pipistrelli e scheletri alla ricerca dei misteriosi segreti degli animali del Museo. Tana per il leone! Sarà invece un laboratorio al Museo di Roma domenica 28 ottobre con una Caccia al Tesoro alla scoperta degli animali rappresentati nei diversi punti del Palazzo: soffitti, pareti, mobilio e caminetti. Attraverso un percorso a tappe, i bambini si muoveranno negli spazi del Museo, per poi sedersi nella sala n.1 al secondo piano e disegnare.
Cultura
Fantarcheologia: queste città sono esistite davvero?
Fin dall’antichità l’uomo ha dedicato una parte importante della propria vita al pensiero e all’astratto. Un pensiero che ha dato vita a miti e leggende di cui parliamo e di cui cerchiamo le tracce ancora oggi, a metà del terzo decennio del nuovo millennio. È proprio questo il campo in cui si muove una branca dell’archeologia: la ricerca di testimonianze relative alle città e civiltà perdute. Oggi parleremo proprio di questo e proveremo a capire se questi miti hanno un fondo di verità.
Nel 360 a.C. Platone narrò nel suo dialogo “Timeo” di un’isola sconfinata, grande quanto Libia e Asia messe insieme, situata vicino alle Colonne d’Ercole. Più che un’isola un vero e proprio continente che noi abbiamo imparato a conoscere col nome di Atlantide. Per il filosofo greco, quella di Atlantide era una società ideale fatta di uomini lontani dalle debolezze “umane” e con una struttura formata da tre cerchi di terra e tre cerchi d’acqua. A dominare la scena erano dieci re che, sotto incarico di Poseidone, prendevano decisioni amministrative in piena armonia. Purtroppo, però, secondo la leggenda, i dieci si fecero corrompere dalla cupidigia scatenando l’ira di Zeus che riversò sulla città terremoti e diluvi che la sommersero per sempre.
Un’altra città che ha dato vita a miti e leggende e di cui si parla ancora oggi anche grazie a slot come El Dorado: The City of Gold e film come La Strada per El Dorado di Dreamworks, è la celebre “città dell’oro” Azteca. Secondo il mito l’El Dorado era una terra abbondante di ricchezze in cui l’uomo vedeva soddisfati i suoi bisogni senza sofferenza e senza bisogno di lavoro. C’è anche chi sostiene che si trovasse proprio qui la fonte dell’eterna giovinezza. Almeno è quello che credevano i conquistadores provenienti dalla Spagna che per cercarla si resero protagonisti di scorrerie e nefandezze di ogni tipo contro le popolazioni locali.
Tutti noi abbiamo ben presenti le incredibili sculture presenti nell’Isola di Pasqua, nel cuore del pacifico. In pochi sanno, invece, che la civiltà di Rapa Nui, venne fondata da navigatori polinesiani intorno al quarto secolo Dopo Cristo e che prosperò sfruttando le risorse naturali e faunistiche della zona. A conferma di questa tesi ci sono recenti scoperte archeologiche. Ne esistono poche, invece, della tesi contrapposta che sostiene che quando arrivarono sull’isola nel 1700, gli europei vi trovarono soltanto un territorio semi-deserto con una popolazione locale ridotta alla fame.
Ancora più avvolta nelle nebbie del mito è la civiltà di Lemuria che, si dice, fosse addirittura più antica di Atlantide. La leggenda di Lemuria è però molto più recente e risale al 19esimo secolo, periodo in cui alcuni studiosi ipotizzarono l’esistenza di un continente scomparso che avrebbe messo in comunicazione il Madagascar, l’India e L’Australia. Su chi la abitasse, su come fosse gestita e su quali piante e animali vivessero a Lemuria non esistono testimonianze storiche ma soltanto leggende estremamente suggestive.
Storia simile a quella di Lemuria è quella di Mu, un altro sconfinato territorio oggi scomparso e localizzato nel cuore dell’Oceano Pacifico. Anche in questo caso le principali leggende legate a Mu risalgono al 19esimo secolo e vanno ascritte all’opera di Augustus Le Plongeon, esploratore che dichiarò di aver trovato tracce Maya che parlavano di un’antica civiltà, quella di Mu appunto, che avrebbe avuto un impatto forte sulle popolazioni dell’Egitto e del Centro America. Purtroppo, però, le scritture di Le Plongeon non hanno trovato riscontri, né tantomeno prove archeologiche o testimonianze di sorta.
Non mancano miti e leggende di civiltà perdute anche nelle fredde terre del Nord e nelle regioni polari. Le due più note sono quelle legate a Iperborea e Thule, due regni di cui si hanno le prime testimonianze nelle opere di Erodoto e Plinio il Vecchio. Testimonianze che definiscono Iperborea come una terra abitata da entità vicine alle divinità e in cui regnavano serenità e ricchezza e Thule come un’isola localizzata ai confini delle terre note e popolata da popoli di guerrieri fieri e coraggiosi.
Attualità
Domenica delle Palme 2024: significato dei rametti d’ulivo benedetti
Oggi, 24 marzo, si celebra la Domenica delle Palme, festa della tradizione cattolica che precede la Pasqua e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La data di questa festività varia ogni anno in base alla fine della Quaresima.
La Domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ispira alla festa ebraica di Sukkot, la “Festa delle Capanne”, durante la quale si ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, accolto dalla folla con rami di palma o ulivo come simbolo di vittoria e pace.
La festa è osservata da cattolici, ortodossi e alcune Chiese Protestanti, ed è nota anche come la domenica della “Passione del Signore”.
La Domenica delle Palme commemora l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte, quando fu accolto dalla folla agitando rami di palma e fu salutato con Osanna. Questo segna l’inizio della Settimana Santa, i sette giorni che precedono la Pasqua e che culminano con la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
Durante la celebrazione della Domenica delle Palme, si benedicono i rametti di ulivo o palma, simboli di acclamazione, trionfo e immortalità di Cristo. Questi rametti vengono poi distribuiti ai fedeli durante la messa speciale dedicata alla ricorrenza.
La liturgia della Domenica delle Palme prevede la lettura della Passione di Gesù tratta dai Vangeli di Marco, Luca, e Matteo. La lettura viene fatta da tre persone che impersonano Cristo, il cronista e il popolo, e narra l’arresto, il processo giudaico e romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura di Gesù.
Dopo la messa della Domenica delle Palme, i fedeli hanno l’usanza di portare a casa i rametti di ulivo benedetti, che vengono utilizzati per benedire la tavola imbandita prima del pranzo pasquale. I rametti diventano poi dei sacramentali, protetti dal diritto canonico, e possono essere seppelliti o riportati in chiesa per essere bruciati in vista della celebrazione del Mercoledì delle ceneri. Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, che si conclude con il Giovedì Santo.
-
Attualità5 giorni fa
Arrestato finto maresciallo per richiesta di 10mila euro dopo investimento di donna incinta da parte del figlio
-
Attualità5 giorni fa
La Vela di Calatrava sarà pronta per giugno, in tempo per il Giubileo dei Giovani 2025
-
Attualità12 ore fa
Il laboratorio per la coca in una grotta dei narcos di Tor Bella Monaca
-
Attualità3 giorni fa
La scacciacani sparata da ragazzino di 13 anni in classe a Collatina, poi lanciata dalla finestra.