Politica
ROMA Ecco le misure di viabilità per le manifestazioni del weekend

ROMA Ecco le misure di viabilità per le manifestazioni del weekend.
ROMA Ecco le misure di viabilità per le manifestazioni del weekend. Sarà un fine settimana di cortei, sit-in, sport e festival per il trasporto pubblico e la mobilità capitolina. Di seguito il programma delle strade chiuse e delle deviazioni.
Sabato e poi anche domenica, complice il Villaggio della Coldiretti al Circo Massimo, chiusure a vista, a seconda dell’afflusso dei visitatori all’evento, in via dei Cerchi, via dell’Ara Massima di Ercole e via del Circo Massimo. Possibili deviazioni per le linee C3, 51, 81, 85, 87, 118, 160, 628 e 715.
Tra le 10 e le 12, a Pietralata, si svolgerà una manifestazione con corteo “contro il degrado del quartiere”. Prevista la presenza di circa 200 persone, che si muoveranno, dall’area pedonale davanti alla stazione metro, su via di Pietralata fino all’area di parcheggio di via del Peperino. In quest’ultima zona saranno in vigore divieti di sosta. Durante il corteo sono deviate o fermate le linee 111, 211 e 450.
Sempre dalle 10 alle 12, manifestazione “per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della cultura e del lavoro”. Un corteo da Porta San Paolo raggiungerà piazza Mastai, passando per via Marmorata, piazza dell’Emporio, Ponte Sublicio, piazza e via di Porta Portese, piazza San Francesco d’Assisi e via della Luce. 3mila le persone attese. Previsti divieti di sosta, possibili chiusure al traffico e temporanee modifiche alle linee del trasporto pubblico. In particolare, potrebbe essere deviato o limitato temporaneamente il percorso per 16 linee: H, 3, 23, 30, 44, 75, 77, 83, 115, 170, 280, 715, 716, 719, 769 e 781.
Dalle 15, in Prati, avrà luogo la festa patronale. Per l’occasione, sarà chiusa via Pompeo Magno, fra piazza dei Quiriti e via Ezio (per i veicoli provenienti da piazza dei Quiriti), e di piazza dei Quiriti, tra via Attilio Regolo e via Duilio.
Misure in vigore domani, nella zona dell’Olimpico, per Lazio-Fiorentina. L’area dello stadio sarà raggiungibile tramite trasporto pubblico, con le linee 2, 23, 31, 32, 69, 70, 200, 201, 226, 280, 301, 446, 628, 910 e 911. Se si usa la metro, si può scendere alla fermata “Flaminio” (Metro A) e da lì prendere il tram 2 in direzione di piazza Mancini.
Dalle 8 alle 19 circa, a Ostia si svolgerà la manifestazione sportiva “Triathlon & Litorale 2018”. Sarà quindi chiusa al transito della complanare via Cristoforo Colombo in direzione Roma, tra piazzale Cristoforo Colombo e via Lido di Castel Porziano. Chiuse anche via di Castel Porziano in entrambe le direzioni, la via Litoranea nei due sensi di marcia,tra piazzale Amerigo Vespucci e via Ferranti, e via Ferranti in direzione Ostia sino a via del Lido di Castel Porziano. Deviate le linee 06, 014 e 070 e soppresse tre fermate in via Lido di Castel Porziano, quattro in via Castel Porziano e due sulla complanare di via Cristoforo Colombo.
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Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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