Politica
ROMA In corteo i movimenti della casa: “Stop a…”
ROMA In corteo i movimenti della casa: ecco le richieste dei manifestanti.
ROMA In corteo i movimenti della casa. “Legittima difesa con ogni mezzo necessario“. Così recitava lo striscione con cui si è aperta la manifestazione ‘sfratti e sgomberi zero‘, tenuta ieri nella Capitale. Un messaggio chiaro contro la politica degli sgomberi degli immobili occupati. Partito intorno alle 16 da piazza Vittorio, il corteo si è snodato lungo Santa Maria Maggiore, via Cavour, Fori imperiali, fino in piazza della Madonna di Loreto.
Presenti i movimenti per il diritto all’abitare e i sindacati degli inquilini, oltre ad alcuni partiti politici di sinistra e realtà del mondo dell’associazionismo come la Rete dei numeri pari. Tante anche le famiglie con bambini che vivono nei palazzi occupati della città. Nel mirino della circolare con cui il primo settembre il Viminale ha sancito un’accelerazione della politica degli sgomberi.
“No agli sgomberi” e “Salario garantito e soprattutto un tetto“, alcuni dei cori dei manifestanti. Che non si sono fatti mancare nemmeno messaggi per Matteo Salvini, la Lega e Luigi Di Maio. Le proteste hanno riguardato anche il decreto immigrazione e sicurezza del Ministro dell’Interno. Oltre alle “inesistenti” politiche abitative dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi.
Tutti i manifestanti, muniti di striscioni, bandiere e cartelli, erano uniti da un solo pensiero: “Questa è una manifestazione per il diritto all’abitare, per non essere cancellati. Contro una politica che non propone soluzioni e intanto si prepara a sgomberare chi una casa se l’è trovata da solo per necessità. La circolare Minniti imponeva di trovare delle alternative prima di sgomberare. Ma queste alternative non le ha trovate il governo, non le ha trovate nemmeno l’amministrazione Raggi. La circolare Salvini dice invece che ci possono cacciare anche senza alternative. Il decreto del ministro dell’Interno introduce pene più severe per chi occupa, per i lavoratori che protestano con i picchetti, restringe i diritti per i migranti“.
La mobilitazione fa parte di un lungo percorso con cui una serie di realtà in città ha voluto porre l’attenzione sul tema della povertà dell’emergenza abitativa e delle disuguaglianze in città. In mattinata, sempre a Piazza Vittorio, c’era stata un’assemblea pubblica lanciata in seguito all’appello ‘Sei uno di noi’ con al centro il tema delle disuguaglianze che ha già raccolto oltre 350 firme. Il prossimo appuntamento è ora fissato per il prossimo 10 novembre.
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