Cronaca
ROMA Paura nell’ambasciata del Benin: due africani denunciati
ROMA Paura nell’ambasciata del Benin: identificati e denunciati due cittadini africani.
<strong>ROMA Paura all’ambasciata del Benin. Ieri pomeriggio infatti due persone sono entrate nell’edificio, in via XX settembre, a Castro Pretorio, e hanno sequestrato i dipendenti. I due, cittadini dello Stato dell’Africa Occidentale, pretendevano la consegna di due nuovi documenti d’identità. Che non erano però ancora pronti, in un’ambasciata in quel momento chiusa. Tanto è bastato a scatenare le ire dei due uomini, che hanno picchiato un dipendente per poi barricarsi nella palazzina che ospita la sede diplomatica. In tal modo hanno sequestrato i lavoratori che si trovavano all’interno e che non sono potuti uscire dalla porta chiusa dal di dentro.
Intorno alle 15:30, l’ambasciatore, avvertito della presenza delle persone moleste, ha provveduto a chiamare la polizia. I due, 29 e 21 anni, cittadini del Benin, avevano richiesto i documenti d’identità ad un dipendente. Il quale gli aveva risposto che non erano pronti e che, anche per via dell’orario di chiusura degli uffici, non era possibile consegnarglieli.
Parole che li hanno infastiditi e fatti andare in escandescenze. I due hanno quindi danneggiato una porta dell’ufficio, messo a soqquadro la stanza e sbattuto per terra il mobilio all’interno. Un secondo lavoratore, un 38enne, è intervenuto a difesa del collega, ma è stato colpito con calci e pugni.
Decisi a non lasciare l’ambasciata finchè non avessero ottenuto i documenti, i due hanno quindi bloccato la porta di accesso dell’edificio. Facendo passare momenti di panico a tutti i dipendenti all’interno. Costoro, per evitare il peggio si sono rinchiusi in una stanza, mentre all’esterno i due molestatori sbattevano con violenza sulla porta per entrarvi.
Allertati, sono giunti sul posto gli agenti delle Volanti e del commissariato Castro Pretorio. AutorizzatI dall’ambasciatore, hanno provato a far ragionare i due “sequestratori”. I quali, dopo un primo momento di rifiuto di liberare la porta d’ingresso, bloccata dall’interno con delle sedie, hanno desistito e fatto entrare gli agenti. Che, entrati nella stanza dove si erano rifugiati i dipendenti, li hanno trovati provati e spaventati per poi “liberarli”. Ferito invece il 38enne, che ha rifiutato in un primo momento le cure mediche.
Portati negli uffici del commissariato Castro Pretorio, i due sono stati identificati in due cittadini del Benin di 29 e 21 anni e sottoposti a stato di fermo con l’accusa di “sequestro di persona“.