Il Fatto del Giorno
SANITA’ Sciopero medici e veterinari
SANITA’ Sciopero medici e veterinari. I sindacati della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, hanno proclamato lo sciopero nazionale per il 9 e il 23 novembre prossimi.
<strong>SANITA’ Sciopero medici e veterinari. Due giornate di sciopero organizzate a sostegno della vertenza aperta con Regioni e Governo dopo l’interruzione del confronto tecnico al tavolo contrattuale.
LE RICHIESTE DELLE CATEGORIE INTERESSATE
1) Un finanziamento del Fondo sanitario nazionale 2019 che preveda le risorse indispensabili per garantire i nuovi Lea ai cittadini e per onorare i contratti di lavoro scaduti da 10 anni. “È spregevole – scrivono i medici nel comunicato congiunto – mettere in competizione, su risorse insufficienti, il diritto alla cura dei cittadini e quello a un dignitoso contratto di lavoro per i professionisti che quelle cure devono erogare”.
2) L’erogazione alla dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, degli stessi aumenti contrattuali previsti per il restante pubblico impiego risolvendo in via definitiva l’annosa questione del riconoscimento dell’indennità di esclusività di rapporto nella loro massa salariale.
3) Il superamento, alla firma del Ccnl, del congelamento al 2016 del trattamento accessorio posto dalla legge Madia, restituendo la Ria (Retribuzione individuale di anzianità) dei dirigenti pensionati, patrimonio contrattuale irrinunciabile delle categorie, ai fondi aziendali per assicurare le risorse necessarie per carriere e disagio.
4) La cancellazione dell’anacronistico blocco della spesa per il personale della sanità, fissato al 2004 ridotto dell’1,4%, per facilitare il turnover del personale aprendo una grande stagione di assunzioni nel SSN in grado di fare fronte nei prossimi 5 anni al pensionamento del 40% dei medici, veterinari e dirigenti sanitari attualmente operanti come dipendenti nel SSN, completando i percorsi di stabilizzazione dei precari della Dirigenza avviati con la legge Madia, ma ancora disattesi in molte Regioni.
5) La previsione nella legge di bilancio per il 2019 del finanziamento di quota parte del contratto 2019-2021, o perlomeno dell’indennità di vacanza contrattuale, anche per sfuggire al sospetto di un nuovo blocco contrattuale.
La prima giornata di sciopero di 24 ore, fissata per il 9 novembre 2018, è stata proclamata da Anaao Assomed, Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria, Cimo, Cisl medici, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fesmed, Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn, Fvm Federazione veterinari e medici. La seconda giornata prevista per il 23 novembre è stata proclamata dall’Aaroi-Emac (Associazione Anestesisti rianimatori ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica) che, in accordo con le altre sigle sindacali e in linea con una mobilitazione articolata su più giornate di sciopero, mira a concentrare in questa data la protesta dei medici che rappresenta.
ROMA QUARTICCIOLO – DROGA NASCOSTA NEL DOPPIO FONDO DELL’AUTO