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TMB Salario pieno, i rifiuti riempiono la fossa. L’usb protesta

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TMB Salario pieno, i rifiuti riempiono la fossa. L’usb protesta

TMB Salario pieno è finito sotto la critica di tutti causando uno scontro tra Arpa e Ama

TMB Salario pieno – L’impianto per il trattamento meccanico biologico di rifiuti è finito sotto accusa da parte dei residenti della zona. Sono costretti a sentire l’odore che proviene dai rifiuti accumulati. Il posto è sempre in emergenza facendo preoccupare anche i lavoratori. Questo ha causato uno scontro tra Arpa e Ama.

I rifiuti già a partire da metà agosto, venivano scaricati nell’impianto esterno visto che il locale era già pieno. I cittadini chiedono lo stop alle lavorazioni per non sentire più la puzza

Esponente sindacato Usb dell’Ama: “L’Ama dice che tutto è a posto, che l’impianto non puzza, che i lavoratori vengono controllati periodicamente. Ma noi registriamo che quando scarichiamo nell’impianto TMB Salario, il personale presente nella buca di stoccaggio non ha misure di sicurezza. Questo impianto è stato progettato per lavorare un quantitativo specifico di rifiuto indifferenziato.

“Purtroppo da quando è stata chiusa la discarica di Malagrotta, sia questo impianto che quello di Rocca Cencia, è stato autorizzato anche come sito di stoccaggio e quindi può arrivare ad avere all’interno anche 10mila tonnellate di rifiuti. In queste condizioni il TMB ha grosse difficoltà a funzionare. I lavoratori all’interno molte volte sono sottoposti nella maggior parte della giornata ai miasmi di questo materiale in decomposizione”. Bisogna aprire i portelloni: “Quella buca (la vasca di ricezione dove scaricano i camion, ndr) dovrebbe essere chiusa per non fare uscire i miasmi, purtroppo gli operatori devono lavorare con le serrande aperte altrimenti li dentro è impossibile stare”.

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Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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