AMATRICE Truffe sulle false residenze. Inchiesta su oltre 200 romani

AMATRICE Truffe sulle false residenze dei romani volte ad ottenere i fondi destinati ai terremotati.

<strong>AMATRICE Truffe sulle false residenze. Sono arrivati e già notificati i primi avvisi di conclusione delle indagini per i reati di truffa e falso finalizzato all’altrui inganno emessi dalla Procura di Rieti. Sono oltre duecento i presunti falsi residenti nella lente dei magistrati che tentavano di ottenere i fondi destinati ai terremotati. La Procura reatina, dopo le indagini condotte essenzialmente dagli agenti della Guardia di Finanza, contesta ai romani di avere messo in piedi un raggiro, consistito nel presentare al Comune di Amatrice la domanda per la richiesta del cosiddetto contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) autocertificando falsamente di possedere ad Amatrice la propria abitazione principale. Quella case invece erano seconde dimore, come verificato dagli inquirenti.

LA TESI DEI PM

La tesi dei Pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti è la seguente: gli indagati avrebbero falsamente attestato che la residenza oltre a essere quella principale, era anche inagibile. Essi, invece, erano al sicuro nei loro comodi appartamenti nella Capitale, e percepivano anche un extra mensile. L’intenzione era quella di ottenere un contributo non dovuto, con la consapevolezza dell’illecito.

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