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Grande successo di Hermès a via Condotti. Porta il tuo vecchio carré!

Hermèematic – il progetto di Hermès per dar vita al tuo vecchio carré

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Grande successo di Hermès a via Condotti. Porta il tuo vecchio carré!

Hermès wash un’idea che funziona. A Roma ha da poco aperto il temporary store della famosissima maison francese. Il progetto di Hermesmatic è quello di dar una seconda vita ai vecchi carré riposti nel cassetto. Belli sì, ma magari con disegni o colori che non rispecchiano più i nostri gusti, oppure non più attuali. L’iniziativa della casa di moda mira a dare un nuovo tono di colore al tuo vecchio foulard, grazie a un servizio completamente gratuito. Incredibile ma vero! Cambiare gratuitamente colore al tuo carré sarà semplicissimo: ci si dovrà recare al punto vendita di via Condotti e scegliere di quale colore dovrà diventare il vostro fantastico carré. Oltre al classico color arancione, si potrà scegliere fra il verde smeraldo, il rosso mattone il blu oceano e il viola. La famosissima casa di moda provvederà entro quattro giorni a far “diventare nuovo” il vostro carré. Attraverso un lavaggio e un trattamento di assoluta qualità, il carré di Hermès diventerà ancora più bello, pronto per essere di nuovo indossato per dare quel tocco di eleganza in più al tuo outfit. 

Occhio però! Il progetto di hermesmatic non durerà molto tempo: infatti bisogna affrettarsi per portare il proprio carré di lusso nel punto vendita di via dei Condotti. Tutti i giorni dalle 11 fino alle 19, fino a venerdì 30 novembre. Hermès regala la metamorfosi al tuo carré, portalo con te per donargli una seconda vita…

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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