Cultura
ROMA ANTICA Il culto di Iside
ROMA ANTICA Il culto di Iside veniva celebrato in segreto da fedeli iniziati ai suoi misteri. Questo culto ebbe gran successo perché rispondeva alle esigenze spirituali che non davano le religioni ufficiali.
Il culto di Iside si diffuse nel bacino del Mediterraneo in particolare a Roma. Dove però spesso era visto con sospetto e a partire dal 64 a.C. fu represso. Nonostante ciò Iside aveva talmente tanti seguaci che lo stato non riuscì a debellarne il culto. Nel 48 a.C. venne ordinata la demolizione del suo tempio, costruito dopo la morte di Cesare. Nessuno però volle eseguire l’ordine e il console fu costretto ad abbattere personalmente la porta con un’ascia.
Il culto di Iside oltre ai riti quotidiani che prevedevano un’invocazione mattutina al sole e un sacrificio pomeridiano in cui veniva adorata l’acqua sacra del Nilo, veniva celebrato durante due feste. La prima era “la navigazione di Iside” (Navigium Isidis), celebrata il 5 marzo, giorno importante per la navigazione e per i marinai, di cui Iside era la patrona. La seconda gli “Isia”, celebrati dal 13 al 16 novembre, e commemoravano il ritrovamento del corpo di Osiride.
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