Cronaca
ROMA Ostia controlli dei Carabinieri: il bilancio
ROMA Ostia controlli dei Carabinieri. Cinque arresti e sei denunce il bilancio dei controlli compiuti sul litorale romano.
Ostia controlli dei Carabinieri. Ad Acilia i militari hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura detentiva emessa dal Tribunale di Roma a carico di un trentaseienne. Il soggetto già detenuto agli arresti domiciliari e di nuovo da loro arrestato nei giorni precedenti per evasione. L’uomo è stato rinchiuso a Rebibbia per scontare la pena di un anno di reclusione. Destinazione Rebibbia anche per due pregiudicati di Ostia. I due, già riconosciuti responsabili di reati ambientali e contro il patrimonio, dovranno scontare circa cinque anni di reclusione. I Carabinieri di Acilia hanno arrestato poi un quarantaseienne romano, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, nei cui confronti il giudice, che lo aveva condannato a due anni e sei mesi di reclusione, ha deciso di fargli scontare la pena agli arresti domiciliari.
I Carabinieri di Fiumicino hanno arrestato una donna di trentatre anni sorpresa nel centro commerciale ‘Da Vinci’ di Fiumicino mentre si stava appropriando di alcune calzature manomettendone i relativi dispositivi antitaccheggio. La refurtiva è stata recuperata e restituita al proprietario. La ladra posta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Stesso modus operandi è stato adottato da un’altra persona che, sempre all’interno di uno degli esercizi dello stesso centro commerciale è stato sorpreso in possesso di numerosi capi di abbigliamento. Dopo essere stato bloccato e identificato dai Carabinieri della locale Stazione il ladro è stato denunciato a piede libero.
CASAL PALOCCO
Una coppia di cittadini romeni, lei quarantacinquenne e lui quarantaquattrenne, è stata denunciata a piede libero per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I Carabinieri della Stazione di Casal Palocco sono intervenuti nella loro abitazione a seguito di una lite in famiglia nel corso della quale i due, per motivi ancora da accertare, hanno aggredito violentemente il proprio figlio minore. Il giovane, che si era rifugiato a casa di un coetaneo, ha riportato numerose lesioni ed è stato accompagnato all’ospedale G. B. Grassi di Ostia dove è stato medicato e giudicato guaribile in 10 giorni.
Un’altra coppia di coniugi trentenni è stata, invece, denunciata dai Carabinieri della Stazione di Ponte Galeria per ricettazione. I due avevano messo in vendita on line su un noto portale una termocamera che dalla descrizione fornita è risultata oggetto di un furto commesso pochi giorni prima. I militari si sono presentati accertando la corrispondenza della matricola dell’oggetto in vendita con quello rubato. Quindi hanno bloccato e arrestato i due e recuperato la refurtiva.
Un uomo di trentadue anni, pregiudicato e senza fissa dimora, mentre si trovava nella sala di attesa della Stazione Carabinieri di Acilia, in evidente stato di alterazione ha dato in escandescenze aggredendo verbalmente e insultando il militare di servizio. Riportato alla calma si è infuriato di nuovo alla richiesta di fornire le generalità rifiutandosi di fornirle ai militari. L’esagitato è stato denunciato per minaccia a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale. I Carabinieri hanno complessivamente controllato 87 veicoli, identificato 159 persone e segnalato un giovane all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma per uso personale di sostanze stupefacenti.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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