Cronaca
PARCO APPIA ANTICA – SOS fondi: rischia la chiusura

Parco Appia Antica: scatta l’Sos fondi SOS fondi. Ecco la visione del direttore dell’area Rita Paris.
C’è bisogno di fondi se vogliamo che il parco Appia Antica torni a splendere. Il direttore del parco Rita Paris ha dato voce a migliaia di cittadini e amanti dell’area. Queste le sue parole: “Il ministro mi ha chiesto di quante risorse avevo bisogno e io ho mandato pacchi di lettere dicendo che i fondi non erano sufficienti. Abbiamo un piano triennale per cui se vogliamo soltanto mantenere, abbiamo bisogno di almeno 2 milioni di euro l’anno. Ci sono poi da mettere urgentemente le mani sull’Acquedotto Claudio che e’ in condizioni precarie e su cui siamo intervenuti con interventi di somma urgenza. Sta perdendo pezzi e sta messo male: abbiamo chiesto 5 milioni solo per la sua messa in sicurezza”.
“Nella riunione fatta ad agosto con tutti i direttori dei musei e degli istituti autonomi mi sono alzata e ho detto che stavo cominciando a prevedere un piano di chiusura per l’Appia non avendo fondi neanche per le manutenzioni. Non voglio fare paragoni con il Colosseo che non ha termini di paragone ma emozionano e sono imponenti come le arcate del Colosseo ma in un paesaggio naturale straordinario”.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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