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REGIONE LAZIO Approvata la legge Pirozzi sui terremoti
REGIONE LAZIO Approvata la legge Pirozzi sui terremoti: ecco di cosa si tratta.
<strong>REGIONE LAZIO Approvata la legge Pirozzi sui terremoti. Si tratta di un provvedimento importantissimo, che contiene in sè molteplici scopi. Su tutti, incentivare, nelle zone a rischio sismico, la messa in sicurezza degli edifici risalenti a prima del 1974, quando entrò in vigore la specifica normativa. Non solo: in ballo c’è anche la semplificazione della ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 2016, oltre all’avvio di interventi preventivi in tutta la Regione. Presentata dal consigliere regionale Sergio Pirozzi, la legge è stata approvata all’unanimità venerdì 23 novembre dal Consiglio regionale del Lazio. A presentarla, ieri mattina, in una conferenza stampa nella sede di Stampa Romana, lo stesso ex sindaco di Amatrice, insieme al presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. “Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi” il nome del provvedimento.
“La Regione – ha spiegato Pirozzi – avrà a disposizione 7 milioni di euro per l’adeguamento sismico in favore dei cittadini che possono anche cumulare con il ‘bonus sisma’”. Non solo. “Vengono stanziate anche le risorse per la giornata del’alfabetizzazione sismica che ci sarà il 13 gennaio di ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica“. Il consigliere ha inoltre illustrato uno dei cardini della legge, ovvero “la ricostruzione in quei comuni che hanno subito il terremoto ma differenziandoli, cosa che purtroppo la legislazione non ha voluto o non ha potuto fare, perché oggi il cratere nel Centro Italia riguarda ben 139 comuni, tra cui alcuni hanno avuto la distruzione e altri no. Noi siamo intervenuti sul Lazio e abbiamo introdotto alcune misure straordinarie per i comuni che hanno avuto il cinquanta percento più uno di edifici dichiarati inagibili con case completamente distrutte, in particolare Amatrice e Accumoli”.
Ha preso poi la parola il prof Doglioni, secondo cui “questa legge può aiutare tutti i cittadini, anche di altre regioni. Si riferisce alle aree classificate come zona sismica 1 ma anche a quelle considerate 2 o 3, che non sono zone dove non possono avvenire terremoti di magnitudo significativa: in Italia abbiamo ogni secolo una ventina di terremoti di magnitudo distruttiva e nelle zone 2 o 3 c’é semplicemente una frequenza più rara, bisogna essere coscienti di questo“.
Il presidente dell’Ingv ha perciò sottolineato come la legge sia “primariamente rivolta alle zone 1 ma la parte più importante della norma è l’alfabetizzazione e la presa di coscienza dei cittadini nei confronti della vulnerabilità delle zone dove vivono e del rischio sismico“. “Viviamo in una nazione sismica, – ha proseguito Doglioni – ma troppi italiani sottovalutano questo aspetto”.
Secondo la legge, saranno stanziati 7,5 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020. Di questi, 6 (due per il 2019 più quattro per il 2020) andranno per contributi in conto capitale, per non più del 30% della spesa riconosciuta ammissibile, a chi possiede una casa nei comuni classificati nella zona sismica 1. I soldi serviranno ad interventi di adeguamento sismico, con priorità per le case costruite prima dell’entrata in vigore della legge 64/1974. Un milione di euro (500mila ad anno) finanzierà invece convenzioni con gli istituti di credito per concedere prestiti a tasso agevolato per realizzare gli interventi. I restanti 500mila euro serviranno infine per attività di prevenzione del rischio sismico.
La legge prevede inoltre disposizioni per promuovere lo studio e l’analisi sui fattori di rischio sismico del territorio. Tra le novità anche il ‘Documento sul rischio sismico regionale’, approvato ogni tre anni dalla Giunta regionale, per individuare il quadro generale definito dalle disposizioni strutturali del Piano Territoriale Regionale Generale (Ptrg); l’istituzione della ‘Giornata regionale dell’alfabetizzazione sismica’, il 13 gennaio di ogni anno, per sensibilizzare e informare la popolazione e gli enti pubblici e privati; semplificazioni e agevolazioni nelle zone sismiche 1 sulle ‘Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale’; interventi di ristrutturazione edilizia negli insediamenti prevalentemente residenziali esistenti: in questo caso, sarà possibile ridurre di un piano (o anche di due) l’intero edificio e di ampliare l’area di sedime fino al 50% di quella dell’edificio oggetto dell’intervento.
Anche il bosco subirà trasformazioni per sostenere la ripresa economica dei territori colpiti dagli eventi sismici. Sempre rispettando la normativa paesaggistica, si potrà eliminare parte della vegetazione (che dovrà poi però essere rimboschita compensativamente) per realizzare opere pubbliche o di pubblica utilità. Si potranno inoltre ristrutturare immobili e pertinenze di insediamenti produttivi esistenti, intervenire sulla viabilità agro-silvo pastorale e operare allacciamenti tecnologici e viari agli edifici esistenti.
“Sono orgoglioso del fatto che questa legge è la prima ad essere approvata dall’insediamento del Consiglio Regionale, su iniziativa di un consigliere” il commento di Pirozzi. “A dimostrazione che si può fare politica costruttiva senza essere parte della maggioranza”.