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ROMA Domani la protesta degli Ncc: “Se non basterà…”

ROMA Domani la protesta degli Ncc. Che però potrebbero non fermarsi qui…

ROMA Domani la protesta degli Ncc. Circa diecimila le persone che scenderanno in piazza, sotto l’egida dell’Anitrav, per protestare contro la possibile entrata in vigore della L29/01 quarter del 2009.

I partecipanti, aderenti a tutti gli Ncc d’Italia, si raduneranno alle 12 in Piazza della Repubblica. Un presidio, composto da 200/300 persone, stazionerà invece davanti al Ministero dei Trasporti.

Sarà qui che l’Anitrav e le altre associazioni che tutelano la categoria contano di incontrare i vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio, oltre che il Ministro dei Trasporti, Toninelli. Richiesta formale e specifica in tal senso è già stata inoltrata, ma al momento non ha ancora ricevuto risposta.

Saremo rigorosamente a piedi, – ha spiegato il Responsabile nazionale e della regione Lazio Anitrav, Giulio Aloisiperchè in ossequio alle leggi vigenti non ci sarebbe consentito di occupare piazza della Repubblica con le nostre macchine“. “Non ci fermeremo, comunque, – continua poi – finchè non ci saranno garantiti i nostri diritti. Se questa manifestazione non basterà siamo pronti a farci sentire anche in maniera più eclatante. La paura di perdere il lavoro, leggitimamente acquisito, causa giustificate tensioni“.

La soluzione, secondo Aloisi, starebbe in “un’ulteriore proroga della L 29/01 Quarter di sei mesi al termine dei quali dovrebbe approntarsi un tavolo tecnico che discuta attorno a un testo di legge nuovo, presente sui tavoli dei parlamentari sin dalla scorsa legislatura: una proposta di legge alla cui stesura hanno partecipato insieme le associazioni che tutelano la categoria degli Ncc e quelle che proteggono i diritti dei tassisti, tra cui Unitaxi e Unicacgl“.

E a chi dice che, per risolvere il problema degli Ncc, basterebbe svolgere le proprie funzioni nel luogo in cui si è acquisita l’autorizzazione Aloisi risponde: “Noi siamo liberi imprenditori e sono molte le caratteristiche che lo attestano: non siamo ad esempio vincolati ad esseguire la prestazione, potendo legittimamente rifiutarla, non siamo vincolati a una tariffa o una colorazione, come accade per i taxi, oppure ancora mentre per i taxi non può sussistere in capo a uno stesso soggetto più di una licenza, gli ncc possono avere indefinito numero di autorizzazioni per quanti sono eventuali dipendenti. Conseguenza diretta della nostra qualità di imprenditori è svolgere il nostro lavoro laddove si riscontra mercato, la necessità di rientrare nella rimessa di provenienza tra un servizio e l’altro, voluta dalla legge del 2009, non ci consente di lavorare essendo incompatibile con le più banali tratte di percorrenza giornaliere“.

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