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Roma la Raggi commenta il blitz contro i Casamonica

Roma la Raggi commenta il blitz contro i Casamonica avvenuto questa mattina all’alba nella periferia est per demolire e sgomberare 8 villette abusive
Ecco le parole della sindaca di Roma, Virginia Raggi, durante la conferenza stampa presso il VII Municipio: “Ho deciso di fare questa conferenza per parlarvi di quello che stiamo facendo oggi, un punto molto importante per tutti noi. Perché nessuno aveva mai avuto il coraggio di procedere. Alcune volte c’erano già stati dei fatti chiusi, conclusi, ma poi alla fine di tutto, erano stati messi nel fondo di un cassetto ed erano rimasti lì chiusi, senza mai essere tirati fuori”. Queste le sue parole dopo il blitz effettuato nelle prime ore dell’alba, di alcune villette abusive appartenenti ad alcuni familiari dei Casamonica.
Prosegue dicendo: “Ci abbiamo messo circa 10 mesi di lavoro per svolgere questa operazione. Hanno lavorato circa 600 agenti della Polizia Locale e ancora continueranno a lavorare fino al completamento di tutte le operazioni. Stiamo affermando un principio di diritto e legalità in un territorio che era stato di fatto sottratto allo stato, al controllo pubblico. In questo territorio il clan dei Casamonica si era sostanzialmente sostituito allo Stato, con evidente illegittimità diffusa, con evidente costituzione di una sorta di Stato parallelo che terrorizzava di fatto i cittadini”.
“Quello che stiamo facendo e’ ripristinare la legalità per affermare che le istituzioni sono presenti in tutto il territorio di Roma. Siamo vicino ai cittadini onesti. Devono potersi fidare dell’amministrazione, delle istituzioni, devono sapere che se agiscono bene le istituzioni sono al loro fianco e le istituzioni devono contrastare i criminali“.
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Ostia, uomo si spoglia in spiaggia: scoppia una rissa con il bagnino. Versioni discordanti

Una tranquilla domenica di fine estate si è trasformata in un caso di cronaca ancora avvolto dal mistero. A scaldare gli animi, oltre al sole del 31 agosto, un episodio avvenuto nella spiaggia libera attrezzata Bahia di Ostia, diventato rapidamente virale sui social: un uomo si sarebbe denudato e avrebbe aggredito violentemente un bagnino. Ma le versioni dell’accaduto non coincidono, e la verità – al momento – resta poco chiara.
La prima versione: uomo nudo e bagnino ferito
Secondo il racconto inizialmente diffuso online, intorno alle ore 15 un uomo di origine eritrea si sarebbe spogliato completamente nudo davanti ai bagnanti. Il bagnino, intervenuto per chiedergli di rivestirsi, sarebbe stato aggredito con un pugno in pieno volto. Un colpo violento che, secondo quanto riportato da alcune fonti, avrebbe causato la frattura del setto nasale.
L’indignazione non si è fatta attendere. L’associazione Lifeguards Italiani ha condannato con forza l’episodio. “Siamo profondamente turbati dall’aggressione – ha dichiarato il delegato del litorale romano, Alessandro Rocca –. Chiediamo maggiore protezione per chi lavora per salvare vite. È inaccettabile che un bagnino debba subire violenze mentre svolge il proprio dovere.”
La versione delle forze dell’ordine: “Nessuna denuncia, solo uno scontro”
Tuttavia, secondo quanto ricostruito dalla polizia intervenuta sul posto, la dinamica sarebbe molto diversa. Innanzitutto, al momento non è stata sporta alcuna denuncia da parte dei soggetti coinvolti, anche se ciò non esclude eventuali sviluppi futuri.
Stando alle informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, l’uomo non si sarebbe mai completamente denudato: si sarebbe semplicemente cambiato il costume da bagno coprendosi con un asciugamano. Un comportamento forse ambiguo per alcuni presenti, ma non necessariamente illecito. Sarebbe stato questo a far scattare l’intervento del bagnino, che avrebbe redarguito l’uomo.
A quel punto, però, tra i due sarebbe nato un alterco culminato in una colluttazione, con scambi di insulti e qualche pugno. Il bagnino avrebbe avuto la peggio, ma non ci sarebbero al momento elementi che confermino una vera e propria aggressione unilaterale. Di fatto, non risultano indagini in corso sul caso.
Un episodio confuso tra percezioni e realtà
Il caso di Ostia mette in luce ancora una volta quanto sia delicato il confine tra realtà e narrazione, soprattutto quando un episodio viene amplificato sui social senza una verifica concreta dei fatti. Restano ancora molte ombre su quanto accaduto davvero, ma per ora non ci sono certezze né accuse formali.
Quel che è certo è che, in attesa di eventuali ulteriori sviluppi o testimonianze, la giornata del 31 agosto resterà nella memoria di molti come l’ennesimo episodio di tensione sulle spiagge italiane, tra percezioni distorte, reazioni forti e – forse – semplici malintesi degenerati.
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Roma, droga e armi in casa: arrestato 23enne nel quartiere Don Bosco

Roma – Nascondeva droga, armi e persino segni distintivi riconducibili a forze dell’ordine e forze armate. È quanto hanno scoperto i carabinieri della stazione dell’Eur che, insieme alla procura di Roma, hanno arrestato un 23enne incensurato nel quartiere Don Bosco, in via Flavio Stilicone.
Il giovane è stato fermato nei pressi della propria abitazione mentre cedeva circa 15 grammi di hashish a un coetaneo, poi segnalato come assuntore. Da lì è scattata la perquisizione personale e domiciliare, che ha portato alla scoperta di un vero e proprio deposito di sostanze stupefacenti e armi.
Nel dettaglio, all’interno dell’appartamento, i militari hanno rinvenuto:
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1,8 kg di hashish
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28,1 grammi di crack
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49 grammi di cocaina
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20 grammi di marijuana
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Tre bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Oltre alla droga, è stato sequestrato un arsenale di armi bianche e improprie, tra cui:
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4 pugnali
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4 pistole softair senza tappo rosso né matricola
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1 pistola scacciacani senza matricola
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1 taser
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2 sfollagente
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3 paia di manette
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5 proiettili calibro 9×21
Nel corso della perquisizione sono stati trovati anche oggetti riconducibili alle forze dell’ordine e militari, come una polo con gradi da capitano, un cinturone, due baschi (uno dell’Arma dei Carabinieri e uno della Marina Militare), gradi metallici e porta placca.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Il giovane, arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi e possesso illecito di segni distintivi militari, è stato accompagnato davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Le indagini proseguono per verificare l’origine del materiale e stabilire se il 23enne fosse in contatto con altri soggetti o agisse per conto terzi.
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