Cronaca
ROMA San Lorenzo — Pretende denaro dal ristoratore. Arrestato

ROMA San Lorenzo — Pretendeva soldi da un ristoratore della zona sotto la minaccia di multe e controlli. A finire in manette un funzionario della polizia locale
ROMA San Lorenzo — L’agente è finito in manette con l’accusa di concussione per aver intascato denaro dal titolare del ristorante. Stando alle prime ricostruzioni, nel corso di alcuni accertamenti eseguiti la scorsa estate il vigile aveva rilevato presunti illeciti amministrativi pari a 8.000 euro. L’agente ha iniziato dunque a ricattare l’uomo pretendendo denaro con la promessa di evitargli pesanti multe. In data 19 ottobre il funzionario avrebbe ottenuto dal ristoratore 500 euro con il medesimo modus operandi. La svolta però è arrivata nella giornata di ieri, quando il vigile si è recato nel locale per farsi consegnare ulteriori 400 euro. Al momento della consegna sono intervenuti gli agenti della IX sezione della squadra mobile e del commissariato Esquilino e hanno tratto in arresto il vigile, un 63enne romano dalle cui tasche hanno recuperato il denaro appena ricevuto. Gli agenti hanno poi proceduto con la perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione del vigile sono state rinvenute anche alcune dosi di cocaina.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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