Cronaca
ROMA Vigna Clara — Furto alla banca del Fucino. Un indagato

ROMA Vigna Clara — Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre, era stato messo a segno un furto presso la filiale della banca del Fucino sita nella zona. Oggi una prima svolta nelle indagini
ROMA Vigna Clara — Il sospetto che gli autori della rapina si fossero avvalsi di un complice dall’interno è circolato fin dall’inizio. Nella giornata odierna è arrivata la conferma. La procura ha inserito nel registro degli indagati una guardia giurata addetta ai controlli notturni presso l’istituto di credito, già individuata dagli investigatori della Squadra mobile subito dopo la scoperta del furto da centinaia di migliaia di euro, effettuato da una banda di malviventi specializzati in azioni di questo tipo che erano rimasti due giorni di seguito all’interno della banca.
A incastrare il vigilante è stato il fatto che gli agenti della polizia, al loro arrivo, abbiano immediatamente constatato la non forzatura delle porte della banca. Il sistema di videosorveglianza era inoltre stato disattivato e l’allarme non era scattato come di prassi. I rapinatori sono entrati in azione il 13 ottobre scorso e il furto è stato scoperto due giorni più tardi. Il bancomat non era stato preso di mira nonostante ci fossero soldi all’interno, probabilmente perché i malviventi avevano puntato direttamente al caveau. L’indagine, giunta adesso a una svolta, potrebbe consentire di individuare i responsabili del furto ed eventuali ulteriori complici.
RAPINA SUPERMERCATO MA PERDE LA PISTOLA
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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