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Cronaca

ROMA Sesto liceo occupato: è la volta del Tasso

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ROMA Sesto liceo occupato: è la volta del Tasso

Sesto liceo occupato a Roma. Dopo le occupazioni del Mamiani (23 ottobre), Virgilio (28 ottobre: sgomberato dalla polizia su richiesta del vice preside il 4 novembre), Socrate (13 novembre), Albertelli (14 novembre) e Righi (lunedì sera), ieri è stata la volta di un altro liceo della Capitale, il Torquato Tasso di Via Sicilia, vicino Porta Pia.

“In primo luogo – dice il corpo studentesco del Tasso (sesto liceo occupato) – esprimiamo il nostro dissenso riguardo alle politiche economiche e sociali. Ribadiamo ancora oggi con forza che il sistema configurato a scaglioni progressivi debba essere il tratto fondamentale del sistema di tassazione. Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore. Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il reddito di Cittadinanza. In secondo luogo dimostriamo il nostro dissenso al Decreto Scuole Sicure. Decreto che in malafede confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti”.

E ANCORA…

“Tutto questo attuato al costo di investimenti molto onerosi che potrebbero essere indirizzati alla risoluzione dei veri problemi della sicurezza. Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, una scuola è sicura quando d’inverno funziona il riscaldamento. Una scuola è sicura quando è in tutto e per tutto a norma. Inoltre ci opponiamo con forza al Condono, ennesima manovra che finisce per nutrire una criminalità fin troppo presente nel nostro Paese. Esso stabilisce un prezzo alla legalità, permettendo ai più abbienti di aggirarla con facilità e con il favore della legge. Riteniamo parimenti che si tratti di una ‘mazzetta’ richiesta dallo Stato”
.

I MOTIVI DELLA PROTESTA

Il collettivo studentesco che ha occupato il Tasso deplora inoltre “la demagogia del governo Gialloverde che continuamente strumentalizza e demolisce la solidarietà umana, trasformando in criminali coloro che cercano di dare dignità a tutti. Dignità alla vita di migranti, esseri umani, che fuggendo da guerre, povertà, fame, passano poi come capri espiatori di tutti i mali del Paese. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco Mimmo Lucano ed al centro Baobab (come alle altre strutture occupate prese di mira dalla ‘Giustizia’).

Con questo atto forte e deciso gli studenti vogliono dimostrare, oltre che la loro coscienza politica, il proprio dissenso alle politiche esecutive portate avanti dal governo e in particolare dal Ministero degli Interni. Con quest’occupazione noi studenti del Tasso, intendiamo lanciare un appello allo Stato, ai cittadini e a noi studenti stessi: riteniamo infatti che il cambiamento sia nel dare dignità al lavoro, nel rendere valore alla vita umana, nell’investire sull’efficienza delle strutture sanitarie, e dei trasporti: il cambiamento è nell’investimento sulla Scuola Pubblica.

Durante il periodo di occupazione verranno offerte agli studenti assemblee politiche e corsi sulle materie d’indirizzo tenuti da studenti universitari e da professori. Allarghiamo inoltre l’invito ai docenti del liceo Tasso ad aderire alla nostra azione. Essi darebbero spessore alla protesta con le loro lezioni aperte a tutti gli studenti. Non intendiamo infatti questi giorni come un buco di tempo in cui riposarci, vediamo al contrario quest’occupazione come una piattaforma in cui noi studenti possiamo portare avanti un discorso di contestazione fondata sullo scambio tra di noi e sulla cultura portataci dai docenti”.

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Fuga spericolata in contromano sul Raccordo Anulare. Finita la corsa per un 19enne

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Fuga spericolata in contromano sul Raccordo Anulare. Finita la corsa per un 19enne

I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, d’intesa con la Procura della Repubblica, hanno arrestato un cittadino romeno di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e ricettazione.

La scorsa serata, i militari hanno intercettato il giovane alla guida di una moto a velocità elevata. All’alt dei militari, il 19enne ha ignorato l’ordine, accelerando ulteriormente e imboccando il Grande Raccordo Anulare contromano.

Durante la fuga, il mezzo ha urtato leggermente un’auto in transito. Pochi istanti dopo, il conducente ha abbandonato il mezzo, risultato poi rubato, e ha tentato la fuga a piedi. Successivamente, è salito a bordo di un’auto condotta da un 48enne italiano, che lo stava aiutando a sottrarsi all’arresto.

Il tentativo di fuga è durato poco: dopo un breve inseguimento, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno intercettato il veicolo. Nel corso degli accertamenti, l’uomo alla guida è stato trovato in possesso di tre dosi di crack, due di cocaina e 255 euro, ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio. Sequestrato quanto rinvenuto, i Carabinieri hanno accompagnato il cittadino romeno in caserma in attesa dell’udienza di convalida e denunciato il cittadino italiano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

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I Maranza sono un problema anche per Roma. Arrestato 23enne a Trastevere

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I Maranza sono un problema anche per Roma. Arrestato 23enne a Trastevere

Ha selezionato con i suoi complici la sua vittima tra un gruppetto di ragazzi che si intrattenevano a fine serata, in Piazza Trilussa.

Dopo averli avvicinati con una scusa, mentre uno di loro si intratteneva con il resto del gruppo, gli altri tre hanno accerchiato la vittima spingendola a terra per strapparle la catenina d’oro dal collo. Dopo il primo tentativo non andato a buon fine, hanno provato a “rifarsi” sul marsupio, ma il giovane è riuscito a divincolarsi e a scappare. Non paghi della violenza agita poco prima, i tre lo hanno raggiunto per colpirlo prima con una bottiglia di vetro e a calci, riuscendo così a guadagnarsi il bottino preso di mira e a fuggire via.

Le indagini della Polizia di Stato hanno preso il via dalle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima in sede di denuncia, con tanto di “primo piano” fornito dalle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nella piazza romana. Quelle immagini “catturate” si sono trasformate, così, nell’ “identikit” di un tunisino di 23 anni che è stato bloccato, una settimana dopo, dagli agenti del Commissariato Trastevere mentre passeggiava da solo ed indisturbato su Ponte Sisto. I successivi riscontri hanno consentito di associare il suo volto ed il suo abbigliamento a quello di uno dei quattro presunti responsabili della rapina.

Per il tunisino, quindi, è immediatamente scattato il fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata in concorso, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria. Si evidenzia che le attività investigative sopradescritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile.

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