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ROMA Arriva la prima area giochi dove respirare aria pulita

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ROMA Arriva la prima area giochi dove respirare aria pulita

ROMA Arriva la prima area giochi dove respirare aria pulita. Grazie a speciali macchinari che utilizzano la tecnologia Air Pollution Abatement della Iscleanair il kindergarten funziona senza inquinamento.

Arriva la prima area giochi dove respirare aria pulita. È la prima volta che in una area giochi viene utilizzata questa tecnologia. L’innovativo processo di ionizzazione è stato installato al Centro commerciale Happio di via Appia Nuova. Il macchinario consente di ridurre o eliminare batteri, fumi, gas, odori, pollini, polveri e virus, e avere in città aria pulita come quella di alta montagna. Il villaggio si chiamerà Maka Mountain. Resterà aperto tutti i giorni dall’8 al 23 dicembre per l’intera giornata il sabato e la domenica e nei pomeriggi dei giorni feriali.

L’iniziativa della Pietro Mezzaroma e Figli, proprietaria del centro commerciale, mette a disposizione gratuitamente un kindergarten per tutti i bambini dai 4 ai 12 anni. L’area giochi sarà gestita da personale qualificato. I bambini potranno sperimentare le loro capacità creative in una serie di attività manuali. I giochi elettronici verranno banditi. Ai piccoli verrà richiesto di realizzare piccole opere in autonomia e di scrivere la loro personale lettera a Babbo Natale per esprimere i loro desideri e non per chiedere oggetti materiali.

Successivamente i macchinari saranno utilizzati all’aperto in un parco di zona Talenti. Verranno installati nell’area destinata alla coltivazione di orti urbani per evitare che le polveri sottili si depositino sugli ortaggi e sulle altre coltivazioni. Il progetto orti a Talenti prevede la gestione tra gruppi di anziani e scuole del territorio e inoltre uno spazio coltivato a erbe officinali affidato ad alcune donne provenienti da situazioni di disagio sociale da cui si possa sviluppare una attività economica produttiva.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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