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CAPODANNO ROMA Vietati botti e fuochi d’artificio

CAPODANNO ROMA Vietati botti e fuochi d’artificio. Per il secondo anno consecutivo la sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti di fine anno.
CAPODANNO ROMA Vietati botti e fuochi d’artificio. Il provvedimento prevede il divieto assoluto di usare materiale esplodente come fuochi artificiali, razzi e giochi pirotecnici. Sarà in vigore dalle 00.01 del 31 dicembre 2018 alle 24.00 dell’1 gennaio 2019, su tutto il territorio di Roma Capitale. Sono escluse dal divieto bengala, fontane, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose.
LA SINDACA RAGGI
Le parole della Sindaca Raggi: “Nostro dovere è tutelare l’incolumità dei cittadini e la loro sicurezza, in particolare durante i numerosi eventi organizzati in città in occasione dell’ultima notte dell’anno. I botti e le esplosioni, com’è noto, rischiano di provocare incidenti soprattutto nei luoghi affollati e in presenza di minorenni. Per non parlare degli effetti negativi sugli animali. Voglio quindi augurare a tutti coloro che decideranno di festeggiare a Roma l’arrivo del nuovo anno, di poter trascorrere una serata in serenità e all’insegna del divertimento”.
UNA SCELTA ANCHE ECOLOGICA…
L’ordinanza ricorda che l’accensione di fuochi pirotecnici aggrava e incrementa l’emissione di inquinanti nell’ambiente in contrasto con i provvedimenti adottati da Roma Capitale per la riduzione di polveri sottili PM10 e biossido di azoto.
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Cronaca
Violenza sessuale a Tor Bella Monaca, arrestato “risorsa” 24enne

Violenza sessuale a Tor Bella Monaca, arrestato 24enne albanese: due le vittime
ROMA – È stato fermato dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca un giovane di 24 anni, cittadino albanese, gravemente indiziato di violenza sessuale in due distinti episodi ai danni di giovani donne.
L’indagine è scattata nel pomeriggio del 26 aprile, quando una ragazza di 20 anni si è presentata presso il comando dei Carabinieri per denunciare un’aggressione avvenuta poco prima, intorno alle 15:30, alla fermata della metro C “Due Leoni”. Secondo il racconto della vittima, un uomo l’avrebbe avvicinata alle spalle, aggredita e palpeggiata nelle parti intime, fuggendo solo grazie alla sua decisa reazione e alle grida d’aiuto.
La giovane ha riconosciuto nell’aggressore lo stesso individuo che l’aveva già importunata la sera del 23 aprile, sempre nei pressi della stessa fermata, toccandosi le parti intime in sua presenza. Fornendo ai militari una descrizione dettagliata dell’uomo e del veicolo da lui utilizzato, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’auto, regolarmente parcheggiata e chiusa in via Partanna, all’angolo con via Valledolmo. Pochi minuti dopo, il sospettato è tornato sul posto per riprendere l’auto, ma è stato immediatamente fermato.
Gli accertamenti hanno permesso di collegare il 24enne anche a un’altra aggressione sessuale avvenuta il 4 aprile, con modalità simili. In quel caso, una 23enne romana era stata avvicinata alle spalle in via Augusto Casciani, all’altezza di via Amico Aspertini, spinta a terra e palpeggiata. L’aggressore aveva tentato anche di sfilarle i pantaloni, desistendo solo a causa della sua resistenza.
Alla luce degli elementi raccolti, e in accordo con la Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri hanno proceduto al fermo dell’uomo, che è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.
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Basta film come Gomorra, Mare Fuori e Romanzo Criminale

Dopo i fatti di Monreale dove sono stati uccisi 3 giovani nemmeno ventenni
Ritorna attuale il dibattito sul blocco delle serie Tv che esaltano e miticizzano la vita criminale creando emulazione nei più giovani.
I cittadini di Monreale hanno esposto uno striscione contro le serie Tv come Gomorra e Mare Fuori, colpevoli a loro avviso di essere in parte responsabili di questa escalation di violenza.
Secondo noi è giusto limitare ai maggiori di 18 anni, o comunque porre limitazioni a questa tipologia di genere televisivo, oppure la censura esiste solamente per contenuti politici?
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