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Caso Cucchi – “M’hanno menato quelli che mi hanno arrestato”. La teste Annamaria Costanzo

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Caso Cucchi – “M’hanno menato quelli che mi hanno arrestato”. La teste Annamaria Costanzo

Oggi altra udienza del Caso Cucchi, il giovane romano ucciso per le percosse subite mentre era in stato di fermo. Davanti al giudice c’è stata un’altra testimonianza.

“Stefano ripeteva ‘sto male, sto male”. Poi mi confido’ di essere stato picchiato da chi lo aveva arrestato”. Annamaria Costanzo, ex detenuta, oggi in aula ha ricordato cosa le disse Stefano Cucchi quando lo incontrò nelle celle del tribunale capitolino dove il geometra romano attendeva l’udienza di convalida. La donna, quelle frasi le aveva già dette nel processo scaturito dalla prima inchiesta . Ora i giudici stanno valutando la posizione di cinque carabinieri, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale.

“Fu Stefano a fermarmi mentre ero nel corridoio delle celle. Mi chiese una sigaretta, mi disse che era in cella per un po’ di fumo e che stava male perché non gli volevano dare la pasticchetta. Continuava a dire ‘sto male’ e gli domandai “ma che ti hanno menato?”. Mi rispose di sì e che erano stati gli agenti che l’avevano arrestato; e che erano in due. Io quella sigaretta gliela diedi dicendogli “speriamo che non e’ l’ultima che te fumi”, perché vidi che stava veramente male. Le condizioni di Cucchi, in quell’occasione sono state descritte nei particolari: “Vidi la sua faccia dallo spioncino della celletta, aveva lividi in faccia. Agli agenti dissi ‘chiamate qualcuno, chiamate un dottore, perché questo ragazzo sta male”. E un secondino mi rispose che non dipendeva da lui, ma dal nucleo che l’aveva portato lì, che l’aveva arrestato. Mi sento sempre in colpa, sto col pensiero quando sento parlare di questo ragazzo”.

Queste le parole della testimone Annamaria Costanzo.

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

Un presunto caso di ricatto ha coinvolto un’ex amante scambista, che avrebbe minacciato un uomo di inviare foto compromettenti alla moglie se non fossero stati pagati 5.000 euro. Secondo quanto riportato, ‘l’uomo ha ricevuto un messaggio dove si richiede il pagamento in cambio del silenzio’.

Le autorità sono state allertate e hanno avviato un’indagine per identificare la donna e valutare le azioni legali da intraprendere. L’episodio ha suscitato un dibattito sulle pratiche di ricatto e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire tali situazioni.

Il caso evidenzia l’importanza della consapevolezza e della sicurezza nella vita privata, specialmente in un contesto digitale dove le informazioni personali possono essere facilmente utilizzate contro di noi.

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Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello

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Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello

Un incontro tra ex compagni si è trasformato in un incubo per una 34enne di Primavalle, aggredita dal suo ex compagno, un 34enne cubano, che ha tentato di colpirla al volto con un coltello da cucina. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile per tentato omicidio.

Un ritorno inaspettato

La vicenda ha avuto luogo domenica scorsa dopo che la coppia si era rivista dopo mesi di separazione. Nonostante l’uomo soffra di alcolismo, sembrava comportarsi normalmente durante la cena. Tuttavia, una volta a casa, la situazione è degenerata: dopo insulti legati a gelosie, ha cercato di ferirla con un coltello di 38 centimetri. La donna, reagendo in autodifesa, ha parato il colpo ma ha riportato una ferita alla mano destra.

Intervento delle forze dell’ordine

Subito dopo l’aggressione, la 34enne ha contattato il 112. All’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore era ancora in cucina con il coltello in mano, mentre la vittima si era rifugiata da una vicina. Il 34enne è stato disarmato e arrestato, con l’arma confiscata. È stato portato nel carcere “Regina Coeli” e nei suoi confronti è stato emesso un divieto di dimora nel comune di Roma. La donna, medicata, è stata trasportata all’ospedale Sant’Eugenio, dove le sue condizioni non sono risultate gravi.

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