Cronaca
ROMA Concerto di Natale al Vaticano

ROMA Concerto di Natale al Vaticano. Sabato 15 l’Aula Paolo VI ospiterà l’esecuzione dal vivo del Concerto.
Concerto di Natale al Vaticano. L’evento verrà trasmesso su Canale 5 la notte di Natale alle ore 21.30 e in replica il 25 alle 13.30. Una serata di musica e solidarietà. Il giorno precedente gli artisti incontreranno Papa Francesco che condividerà con loro la propria visione educativa. L’indomani daranno voce alla condizione di profughi e rifugiati e in particolare di quei giovani costretti a fuggire dai luoghi dove vivono, rinunciando agli studi e ai loro progetti di vita. L’edizione 2018 del Concerto sostiene due cause. La prima è realizzata da Missioni Don Bosco Valdocco Onlus in Uganda, dove hanno trovato riparo molte persone provenienti dai vicini paesi in conflitto.
Nel campo profughi di Palabek, aperto nel 2017 e che ospita 40.000 profughi, i Salesiani vogliono investire sulla formazione professionale dei giovani. La seconda vede la Fondazione pontificia Scholas Occurrentes intervenire ad Erbil, in Iraq, dove la guerra ha posto una pesante ipoteca sul futuro di un’intera generazione. Per le migliaia di bambini e ragazzi che vivono nei campi profughi andare a scuola è l’unica possibilità di riscatto. Scholas vuole costruire la pace attraverso attività artistiche, di cittadinanza, culturali e sportive.
I progetti possono essere sostenuti inviando un SMS solidale al numero 45530, già attivato e valido fino al 15 gennaio 2019. I linguaggi della musica e dell’arte, legati alla ricorrenza del Natale, aiutano ad aprire il cuore ai bisognosi. Per questo al Concerto sono stati invitati alcuni migranti e senzatetto accolti durante l’anno dalle realtà cristiane cittadine. Il Concerto è promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica della Santa Sede incaricata di accompagnare le scuole, le università cattoliche e gli interventi educativi nel Mondo, e organizzato dalla Prime Time Promotions.
Cronaca
Il pasticciere del Papa: un dolce per San Giorgio e una torta con gelatina di mate per il compleanno.

VaticanoGourmet Hai mai immaginato chi prepara i dolci segreti che deliziano il Papa e i suoi ospiti? Scopri l’incredibile storia del pasticciere che nasconde ricette da capogiro!
Il Maestro Dietro le Torte Vaticane
Francesco Maria Ceraolo, un esperto di 50 anni, è il titolare della rinomata pasticceria e gelateria Hedera, situata nel suggestivo Borgo Pio. Con la sua arte meticolosa, ha trasformato semplici ingredienti in capolavori dolciari che hanno conquistato palati esigenti, rendendo ogni evento ufficiale in Vaticano un’esperienza indimenticabile.
I Segreti del Suo Laboratorio
Dal suo laboratorio nascosto tra le vie romane, sono uscite torte e dolci che hanno accompagnato celebrazioni papali e incontri di alto livello. Ma cosa rende queste creazioni così speciali? Forse un tocco di mistero e tradizione che ti farà venire l’acquolina in bocca – non perdere l’occasione di approfondire questo mondo goloso!
Cronaca
I dialoghi su Dostoevskij e l’Anno Santo che rivelano un legame profondo con la città

Hai mai immaginato i segreti e le conversazioni nascoste tra Papa Francesco e il sindaco di Roma, che hanno cambiato per sempre la Città Eterna? #PapaFrancesco #RomaEterna #GiubileoStraordinario
Il Legame Inaspettato con Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con la voce carica di emozione, ha rivelato dettagli affascinanti sul suo rapporto personale con Papa Francesco. Parlavamo spesso del Giubileo, ma anche di letteratura, in particolare di Dostoevskij, un autore che il Pontefice adorava profondamente. Nonostante fosse “venuto da lontano”, Papa Francesco non ha mai perso il suo legame con Roma, mostrandosi sempre vicino alla gente, soprattutto ai più fragili. Gualtieri descrive un Papa che guardava negli occhi le persone e provava un amore profondo per la città, incoraggiando tutti a lavorare per il suo bene.
Gli Anni Santi che Hanno Sorpreso Tutti
Dopo l’Anno Santo straordinario tra il 2015 e il 2016, questo era il secondo presieduto da Bergoglio, e chissà quali misteri nascondeva! Il Papa voleva che il Giubileo lasciasse un’eredità positiva per Roma, ripetendolo più volte al sindaco: “Devi lavorare per la città, deve essere ricordata come qualcosa che l’ha resa più bella”. Gualtieri racconta come il Pontefice fosse entusiasta dei grandi cantieri, ma insistesse sempre sui più deboli, rompendo schemi e invitando a dare accoglienza ai senzatetto. Un approccio rivoluzionario che ha ispirato tutti a prendersi cura degli ultimi.Il Lutto che Ha Scioccato la Capitale
Papa Francesco è scomparso proprio nel giorno del Natale di Roma, il 2778esimo anniversario della fondazione, trasformando una festa in un momento di dramma inaspettato. La città ha sospeso ogni evento per due giorni, con le bandiere a mezz’asta sul Campidoglio. Gualtieri ricorda l’ultimo incontro privato, il 4 gennaio, dove si è discusso di opere giubilari, politiche sociali, sfide ambientali e pace, ma anche di modi per coinvolgere i giovani e i più vulnerabili. E non manca un tocco di leggerezza: il Papa amava scherzare e chiedere notizie della famiglia del sindaco, un dettaglio che ti farà riflettere sul suo carisma unico. Episodi come le sue visite in Campidoglio nel 2019 e nel 2024, dove esortava Roma a essere “città dei ponti, non dei muri”, rivelano un legame profondo e sorprendente.
La Cerimonia che Attira Milioni
Ora, mentre Roma si prepara per un weekend epico con il Giubileo degli Adolescenti e il funerale del Papa, probabilmente sabato mattina, Gualtieri anticipa un’affluenza record. Il Pontefice ha voluto una cerimonia sobria, rompendo con le tradizioni formali, ma con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone e leader mondiali. La Capitale dovrà dimostrare ancora una volta la sua organizzazione impeccabile, e chissà quali sorprese emergeranno da questi giorni intensi!
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