Cultura
ROMA ANTICA I Sigillaria
ROMA ANTICA I Sigillaria: statuette in terracotta, rappresentazioni dei Lari domestici. I Lari erano figure della mitologia romana. Rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati che, secondo tradizione, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.
I Sigillaria più diffusi erano i Lares familiares, che rappresentavano gli antenati. L’avo era raffigurato con una statuetta, di terracotta o cera, chiamata sigillum. Tali statuette venivano messe in apposite nicchie a forma di capanna e, in particolari occasioni, onorate con l’accensione di una fiammella. Introdotta da Caligola in prossimità del Solstizio d’inverno, il 20 dicembre, si svolgeva la festa detta Sigillaria. I parenti si scambiavano in dono i sigilla dei familiari defunti durante l’anno. In attesa della celebrazione il compito dei bimbi delle famiglie riunite nella casa patriarcale era quello di lucidare le statuette e disporle, secondo la loro fantasia, in un piccolo recinto nel quale si rappresentava un ambiente bucolico in miniatura.
Alla vigilia della festa la famiglia si riuniva davanti al recinto per invocare la protezione degli avi e lasciare ciotole con cibo e vino. Il mattino seguente, al posto delle ciotole, i bambini trovavano giocattoli e dolci ‘portati’ dai loro trapassati nonni e bisnonni. Dal IV secolo, dopo l’assunzione del potere nell’impero, nel giro di pochi secoli i cristiani tramutarono le feste tradizionali in feste cristiane mantenendone riti e date ma mutando i nomi e i significati religiosi. Essendo una tradizione molto antica e particolarmente sentita il presepe sopravvisse nella cultura rurale con il significato originario almeno fino al XV secolo e, all’interno delle nostre Vallate, ben oltre, anche dopo l’intervento francescano del XIII secolo.