Cronaca
ROMA Esplosione distributore: il computo dei feriti

ROMA Esplosione distributore: il computo dei feriti. Una vera e propria tragedia quella di ieri in via Salaria dove sono morte anche due persone.
L’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, tramite una nota ha annunciato il computo dei feriti coinvolti nell’incidente: “Il totale dei feriti coinvolti nella forte esplosione avvenuta ieri pomeriggio in un distributore sulla via Salaria e giunti nei Pronto soccorso è complessivamente di 23 persone. Di queste 5 sono giunte autonomamente con mezzi privati. 18 con i mezzi di soccorso intervenuti prontamente. Attualmente risultano ricoverate 16 persone mentre le restanti sono state dimesse. I 16 feriti sono distribuiti presso il Sant’Andrea (4 feriti), il Policlinico Gemelli (2 in dimissione) e il De Lellis a Rieti (3 feriti).
I feriti più gravi si trovano presso il Centro Grandi Ustioni del Sant’Eugenio (7 di cui 2 donne e 5 uomini) con ustioni tra il 25% e il 50% del corpo. Sono tutti in prognosi riservata e stabili. L’equipe del Centro Grandi Ustioni ha lavorato continuativamente tutta la notte per assicurare la massima assistenza ai pazienti. Nei prossimi giorni, seguendo l’evolversi del quadro clinico, saranno in grado di effettuare i trapianti di pelle. La rete dell’emergenza e presa in carico dei feriti ha risposto positivamente. In ogni struttura ospedaliera del Sistema sanitario regionale stanno prestando le cure appropriate”.
Cronaca
Rai realizza un murale a Saxa Rubra per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: “Vogliamo verità e giustizia”

Un murale carico di misteri e segreti emerge nella sede Rai, svelando una storia di verità negata! #VeritàPerIlaria
Il Murale Che Accende Domande
Immaginate volti sorridenti immortalati su una parete, occhiali da sole e microfoni che evocano un passato oscuro: è il nuovo murale dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i giornalisti del Tg3 uccisi 31 anni fa a Mogadiscio in circostanze avvolte nel mistero. Realizzato dalla street artist Laika su iniziativa del sindacato Usigrai, questo tributo non è solo un’opera d’arte, ma un grido silenzioso per giustizia e verità, che fa sorgere una domanda: cosa nasconde ancora questa storia dimenticata?
Un Omaggio Simbolico Che Coinvolge Tutti
Daniele Macheda, segretario di Usigrai, ha inaugurato l’opera con parole che accendono l’immaginazione: “Doneremo questo murale all’azienda Rai per farne un patrimonio condiviso”. Oltre ai ritratti intensi dei due inviati, l’opera sfoggia tre enormi rose bianche – simbolo scelto dai familiari di Ilaria – e silhouette scure che marciano nel deserto, rappresentando “gli ultimi” in cerca di voce. È un gesto che non solo onora il giornalismo d’inchiesta, ma solleva curiosità su quanto questa memoria possa cambiare il presente.L’Arte Di Laika: Un Segreto Da Scoprire
La street artist Laika, che opera nell’ombra e si sente legata al mondo delle inchieste, ha trasformato la facciata della palazzina C a Saxa Rubra in un vero enigma visivo. Per dieci giorni, ha lavorato per catturare i volti di Ilaria e Miran, uccisi il 20 marzo 1994, insieme a elementi che parlano di coraggio e responsabilità. Ma cosa rende questo murale così magnetico? È l’anonimità dell’artista o i dettagli nascosti che invitano a indagare più a fondo?
Voci Che Rivoluzionano La Memoria
Durante la cerimonia, il direttore del Tg3 Pierluca Terzulli ha confessato: “La mancanza di verità processuale brucia ancora, e questo murale ci ricorda il prezzo del giornalismo libero”. Collega come Giovanna Botteri e Fabrizio Feo hanno aggiunto emozioni, mentre l’amministratore delegato Rai Giancarlo Rossi ha evidenziato il suo valore civile: “È uno strumento di libertà che definisce il nostro ruolo”. Queste testimonianze non fanno che aumentare l’interesse: quali segreti emergeranno ora da questa opera?
Un Dettaglio Che Nasconde Surprese
Accanto al murale, una panchina bianca con una targa recante i nomi dei giornalisti e la data della loro morte completa l’installazione, mentre una rosa bianca è stata spostata da viale Mazzini a Saxa Rubra. Ogni dettaglio sembra un indizio pronto a svelare altro: chi lavora qui dovrà confrontarsi con questa eredità, alimentando curiosità su come influenzerà il futuro del giornalismo.
Cronaca
Il Consiglio di Stato appoggia Gualtieri: i pullman turistici esclusi dal centro per il quieto vivere dei residenti.

Giubileo2025: Scopri come una decisione choc del Consiglio di Stato sta rivoluzionando il traffico a Roma, allontanando i pullman dal centro storico!
La Svolta Inattesa del Consiglio di Stato
È scoppiato un vero colpo di scena nel cuore di Roma: il Consiglio di Stato ha sospeso d’urgenza la sentenza del Tar che appena un mese e mezzo fa aveva annullato l’ordinanza del Commissario straordinario per il Giubileo. Stiamo parlando di un piano che alza le tariffe di sosta nelle zone più centrali, costringendo gli autobus turistici a ripiegare verso le aree periferiche. Ma cosa ha spinto questa mossa improvvisa? Le motivazioni ufficiali promettono di sconvolgere le abitudini dei visitatori della Capitale.
Gli Interessi in Campo e il Bilanciamento del Traffico
Immagina la Città Eterna soffocata da un esercito di pullman: ecco perché il Consiglio di Stato ha dato priorità assoluta alla decongestione del traffico. Riconoscendo il valore delle ragioni del Commissario, il tribunale ha sottolineato che è essenziale spostare i bus turistici dalle zone centrali per alleggerire la pressione su strade e monumenti storici. Si tratta di un equilibrio delicato tra esigenze turistiche e necessità urbane, che potrebbe cambiare per sempre come si vive e si visita Roma.Le Novità sulle Tariffe e gli Effetti Immediati
E ora, preparati a questo: le tariffe per l’accesso e la circolazione nella Ztl sezione B (il semicentro) sono tornate in vigore, con un aumento che promette di liberare le strade affollate. Allo stesso tempo, i permessi per le soste lunghe nella Ztl sezione A (la periferia) sono stati ridotti del 27%. Ma attenzione, tutto questo è solo temporaneo, in attesa della sentenza definitiva fissata per il 9 ottobre 2025. Chissà se questa mossa riuscirà davvero a trasformare Roma in una città più vivibile!
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